La Redazione di ProiezionidiBorsa ha trattato spesso il tema delle tutele previste per i cittadini meno abbienti. In un recente articolo, abbiamo elencato le agevolazioni per le famiglie con un ISEE inferiore a 10.000 euro. Oggi vogliamo ricordare ai Lettori un’importante tutela per chi ha un reddito inferiore a 11.493 euro all’anno.
Le persone con un reddito contenuto possono faticare a sostenere alcune spese. Comprese quelle per far valere i propri diritti. L’articolo 24 della Costituzione garantisce infatti l’accesso al diritto di difesa a tutti i cittadini. I costi di un avvocato possono, però, essere molto elevati ma il supporto di un professionista in molti casi è necessario. In altri addirittura obbligatorio. Per questo motivo, la legge tutela le persone a basso reddito attraverso l’istituto del gratuito patrocinio.
Il patrocinio a spese dello Stato
La legge prevede l’accesso alla tutela legale per tutti i cittadini. Anche per chi non fosse in grado di sostenere i costi di un avvocato. Si tratta, infatti, di un’importante tutela per chi ha un reddito inferiore a 11.493,82 euro all’anno. Il D.P.R. 115/2002 riunisce tutte le disposizioni a tutela di chi deve affrontare un processo sia civile che penale.
Questo Decreto prende anche il nome di Testo Unico in materia di spese di giustizia. La norma tutela sia i cittadini indigenti che i professionisti che non riescono ad ottenere il pagamento delle proprie parcelle. L’articolo 116 del T.U. infatti prevede che lo Stato liquiderà il compenso dei legali nominati d’ufficio. Gli articoli 107, 131 e 143 del T.U. stabiliscono le varie spese rimborsabili dallo Stato in occasione di un procedimento giudiziario. Per accedere al gratuito patrocinio, il cittadino deve dimostrare che l’ultima dichiarazione dei redditi sia inferiore ad 11.493,82 euro lordi.
Un’importante tutela per chi ha un reddito inferiore a 11.493 euro all’anno
Per determinare il diritto al patrocinio a spese dello Stato, il tribunale sommerà i redditi del richiedente con quelli dei familiari. Il giudice potrà revocare il diritto al patrocinio nella sentenza di primo grado di un processo penale. Tale decisione priverà il condannato della possibilità di accedere ad altri gradi di giudizio a spese dello Stato. Normalmente la revoca segue la presunzione da parte del magistrato di un maggior reddito non dichiarato dal richiedente. I cittadini ammessi al gratuito patrocinio potranno nominare un avvocato presente in un apposito registro. Non sarà quindi possibile ottenere il supporto gratuito di un legale di fiducia se non presente nella lista di professionisti convenzionati.