Il giorno del 3 novembre sta arrivando, il giorno delle elezioni presidenziali è ormai alle porte.
Dopo un leggero sorpasso nei sondaggi del candidato Biden sembra che il tycoon abbia recuperato il grosso svantaggio.
Le elezioni americane hanno e hanno avuto sempre un grosso impatto sia sulla Borsa americana che sull’economia di quel grande Paese.
Le elezioni americane sono le uniche elezioni a livello mondiale, ovvero il suo esito ha una grande influenza sul sistema finanziario ed economico mondiale.
L’incognita delle elezioni presidenziali americane.
Secondo alcuni analisti le elezioni presidenziali hanno sempre un esito favorevole sulla Borsa statunitense, salvo pochi e rari casi.
Tendenzialmente quando le elezioni vengono vinte da un candidato presidenziale repubblicano l’impatto è ragionevolmente maggiore.
Trump o Biden? La Borsa americana è la bussola per quelle mondiali
Che ci piaccia o no, almeno per adesso i mercati finanziari si muovono sull’onda e sulla scia di quelli americani.
Quindi queste elezioni decideranno un po’ il futuro di tutte le Borse almeno nel breve periodo.
Gli analisti hanno determinato che in caso di vittoria di Trump vi sarà un incremento di circa il 5% del corso borsistico principale, tale motivazione si basa sul presupposto che il Tycoon è sempre stato un buon amico della Borsa.
Viceversa in caso di vittoria di Biden si prevede un calo dell’indice di Borsa tra il 5% e il 10%, i pessimisti indicano anche un calo maggiore del 10%.
Questo calo viene stimato sul presupposto che i democratici possano anche avere la maggioranza sia al senato che alla a camera dei rappresentanti.
In tal modo si potrebbero avere dei seri cambiamenti nelle politiche governative in materia di tasse e di spesa pubblica. In questo modo la classe finanziaria potrà essere maggiormente obbligata ad un aumento del loro contributo alle spese della Nazione.
Con i democratici al potere sicuramente, l’eventuale politica di riduzione delle tasse slitterà e conseguentemente aumenterà sia la spesa statale, sia la spesa sociale ed in particolare quella sanitaria.
Ai repubblicani, ed in particolar modo alla ala più conservatrice di questo partito, non piace la sanità pubblica, e la riforma fatta da Obama non è mai andata giù.
Il dilemma di sempre? La pancia o la testa?
E nel dilemma Trump o Biden, cosa è meglio un aumento dei livelli del corso dei titoli ed una Borsa effervescente, una economia di sviluppo, diminuzione della disoccupazione, la pancia.
Oppure una maggiore equità sociale, sanità pubblica efficiente per tutti, diminuzione delle spese militari con conseguenze economiche di rilievo su una maggiore disoccupazione, una Borsa più statica o regressiva, la testa.
Come suggerivano i latini, sarebbe più opportuno “in medio stat virtus”, ovvero “il giusto mezzo”.
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