Ci sono delle interessanti novità nel settore alimentare. Il decreto del 6 agosto 2020 stabilisce che dalla metà del mese di novembre 2020 i prosciutti, gli insaccati e tutti gli altri salumi dovranno riportare in etichetta l’indicazione di origine della materia prima.
La nuova norma riguarda oltre agli insaccati e ai salumi di suini anche i prodotti come i würstel ottenuti con carne separata meccanicamente e preparazioni a base di carne suina. Sono invece esclusi i prodotti DOP, che per legge devono provenire da animali nati allevati e macellati in Italia.
Non comprare questi alimenti se non trovi l’indicazione di origine
L’indicazione di origine deve comparire nel campo visivo principale e risultare facilmente visibile. Va indicato il Paese di nascita del maiale affiancato da quello di allevamento e di macellazione.
In Italia l’obbligo di impiegare materia prima nazionale al 100% vale solo per i prodotti DOP. La commercializzazione dei salumi con vecchie etichette è consentita sino a esaurimento delle scorte.
L’origine non è una garanzia di qualità assoluta. La nuova norma è quindi un grosso passo in avanti, ma si tratta di una dicitura che non garantisce la qualità del prodotto ma solo immediata chiarezza sull’origine.
Non comprare questi alimenti se non trovi l’indicazione di origine
L’obbligo di indicazione è già obbligatorio per latte fresco e UHT, burro e formaggi. Di seguito la lista dei prodotti che devono riportare obbligatoriamente l’indicazione di origine in etichetta:
- Prodotti biologici
- Prodotti Dop
- Carne di pollo
- Carne suina, bovina e ovino caprina
- Frutta e verdura fresca
- Uova
- Salumi e insaccati (dal 15 novembre 2020)
- Miele
- Latte Uht, burro e formaggi
- Olio extravergine di oliva
- Pesce, crostacei e molluschi (area di pesca Fao o paese di allevamento)
- Latte fresco
- Passata di Pomodoro (disposizione italiana)
- Derivati del pomodoro e sughi pronti
- Pasta e riso (disposizione italiana)