La primavera è il momento ideale per andare per campi e raccogliere le ortiche.
L’ortica è una pianta medicinale utilizzata fin dall’antichità. Nello specifico, veniva usata in cucina per preparare ricette saporite, ma anche in ambito medico ed erboristico per sfruttare i suoi poteri curativi.
È una pianta spontanea che cresce in campagna e in montagna. Purtroppo, è nota per il suo effetto urticante, ma siccome ha tante ottime proprietà, e con essa possiamo preparare piatti davvero gustosi, noi di ProiezionidiBorsa abbiamo pensato ad un’utile guida per dare le indicazioni per poterla raccogliere senza farsi male.
Trucchi e consigli per raccogliere le ortiche in tutta sicurezza e senza pungersi per preparare ricette gustosissime
Primo cosa: mai toccare la pianta a mani nude. Utilizzare sempre i guanti.
Raccogliere solo le cime delle ortiche, ovvero le gemme più nuove che sono poi la parte più tenera. Non utilizzare le mani ma aiutarsi con delle forbici.
I periodi migliori per la raccolta sono la primavera e l’autunno.
Prima di consumare le ortiche raccolte, è necessario attendere almeno 12 ore, il tempo necessario per fargli perdere il potere urticante.
Per chi invece le volesse utilizzare non in cucina ma per preparare ottimi infusi e tisane depurativi consigliamo di farle seccare a testa in giù.
In cucina
Dopo aver visto tutti i trucchi e consigli per raccogliere le ortiche in tutta sicurezza e senza pungersi per preparare ricette gustosissime, ecco qualche idea su come poterle utilizzare in cucina.
Grandi classici delle ricette di primavera sono il risotto, la frittata e la pasta con le ortiche fresche. Ad altre verdure possiamo poi aggiungere le ortiche a zuppe, minestre, impasti per torte salate e per polpette vegetariane.
Un po’ più elaborate sono le lasagne: basta lavorare le ortiche sbollentate con la ricotta e un altro formaggio filante e creare gli strati come si fa normalmente. Finire con la besciamella e una spolverata di parmigiano.
Chi ci sa fare in cucina può inoltre sfruttare le ortiche per realizzare la farcia con cui riempire tortelli e ravioli da condire poi con burro fuso e salvia. Un’interessante rivisitazione di un piatto classico dal gusto insolito ma delicato.