In questo periodo i prati ne sono magicamente tappezzati. Gli innamorati sfogliano questa pianta per fare il classico “M’ama non m’ama”. È uno dei primi soggetti che i bambini imparano a fare quando cominciano a disegnare. Stiamo parlando della margherita. Il fiore più comune e diffuso e quello che, tra tutti, emerge per semplicità.
Tutti la conosciamo e tutti la amiamo proprio per la genuina purezza che emana. Ma nonostante ciò,
nessuno lo avrebbe mai detto, ma la margherita non è un fiore!
Capolino
La margherita non è un fiore bensì un insieme di numerosissimi fiori singoli, tutti molto piccoli e raggruppati insieme a formare il cosiddetto “capolino”.
La struttura
Basta soffermarsi e osservare da vicino una margherita per notare che è costituita fondamentalmente da due parti, quella centrale e quella che si apre verso l’esterno tutt’attorno ad essa. Vediamo più nello specifico:
a) i tubulosi sono quei minuscoli fiorellini che costituiscono il disco centrale. Formano la corolla e sono saldati tra loro insieme in un piccolo tubetto sostenuto dallo stelo;
b) i ligulati, sono invece i fiori disposti a raggiera tutti attorno al capolino. Quelli che comunemente, ed erroneamente, siamo soliti chiamate petali.
La famiglia delle piante Composite
Se nessuno lo avrebbe mai detto, ma la margherita non è un fiore, molto probabilmente, nessuno sa che la margherita non è l’unico caso.
La margherita, proprio per le caratteristiche appena viste, appartiene alla cosiddetta famiglia delle piante Composite, piante che, per struttura, presentano le medesime caratteristiche della margherita. Stiamo parlando dei girasoli, della camomilla, della stella alpina e dei fiordalisi. Ma anche del carciofo, del tarassaco, dei cardi, della lattuga e della cicoria.
La caratteristica che accomuna tutte queste piante è che tutte non portano mai sullo stelo un unico fiore, ma un mazzetto composto da tanti fiorellini piccolissimi tutti raggruppati insieme in una unica infiorescenza.
Si contano ben 20.000 specie nella famiglia delle Composite. Sono principalmente piante erbacee, ma anche arbustive e alcune arboree. Crescono soprattutto nelle regioni temperate e fanno parte del più ampio gruppo delle Angiosperme.
Il vantaggioso motivo
La natura è intelligente. Non fa nulla a caso. La presenza di un capolino così grande e vistoso, perché costituito da tantissimi fiorellini, favorisce l’impollinazione. Un’ape, posandosi su questo tipo di infiorescenza, preleva il polline da più fiori contemporaneamente e lo trasporta poi su altrettanti fiori di un’altra pianta. Questo è il motivo per il quale le margherite si riproducono così rapidamente ed è così facile trovarle nei prati.