Quale pesce mangiare per il cenone della vigilia di Natale

cenone di natale

Per non farsi trovare impreparati in cucina sotto le feste, ecco quale pesce mangiare per il cenone della vigilia di Natale. Perché sono tante la varietà di carne di mare tra cui poter scegliere. Andando così oltre quello che è il classico e tradizionale baccalà croccante in pastella.

Al riguardo, prima di tutto, c’è da dire che per il pesce da cucinare e da portare in tavola, anche a Natale e non solo, è preferibile sempre l’acquisto del prodotto locale. E questo perché da un lato si sostiene l’economia dei piccoli pescatori. E dall’altro si ha certezza della provenienza della materia prima rispetto, invece, all’acquisto di pesci che sono importati dall’estero.

Ecco quale pesce mangiare per il cenone della vigilia di Natale

Inoltre, per chi vuole organizzare il cenone, e nello stesso ha sempre a cuore la tutela delle specie marine, può scegliere rispetto ad altri pesci che non rischiano l’estinzione. O la cui pesca, comunque, tende ad alterare e a danneggiare il già critico ecosistema dei mari.

Da questo punto di vista il pesce da mangiare a Natale spazia dal cefalo alle alici e passando per l’occhiata e per la gallinella. Per esempio, l’occhiata spicca per essere un pesce dalla carne magra ed è ottimo per le cotture alla piastra oppure alla griglia. Mentre la carne di mare della gallinella, che è bianca e tenera, si presta molto bene a cotture al forno ed anche in umido.

Da evitare, invece, per la tutela dell’ecosistema marino, sono pesci come il salmone, l’astice, ma anche il merluzzo nordico e pure il pesce spada. E questo perché si tratta di tipi di pesci la cui pesca spesso supera in quantità il livello essenziale per garantire la loro riproduzione. Così come la caccia in mare al pesce spada, per esempio, spesso porta, a causa delle attrezzature usate, a danni accidentali alle tartarughe. Ed anche agli uccelli marini.

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