La ricerca scientifica negli ultimi decenni sta facendo davvero enormi passi da gigante nel trattamento di alcuni tipi di tumore. Infatti, ormai ci sono svariati mezzi a disposizione, come farmaci, radioterapia, chemioterapia e così via.
Inoltre, sono importanti anche le strategie di prevenzione che, unite ad una sempre più crescente consapevolezza, in alcuni casi fanno la differenza.
Fra i mezzi a disposizione della scienza, anche l’immunoterapia è uno strumento che potrebbe dare risultati davvero soddisfacenti. Questo approccio consiste nel potenziare la risposta del sistema immunitario per sconfiggere determinate cellule tumorali.
In alcuni recenti studi, si è visto come un gruppo di globuli bianchi abbia le caratteristiche giuste per contrastare virus e cellule tumorali. Stiamo parlando delle cosiddette “cellule natural killer”, o cellule NK, che vedremo tra poco.
Ecco la cellula killer che potrebbe sconfiggere tumori pericolosi come quello al seno
Come abbiamo già visto in altri precedenti articoli, quello al seno è uno dei tumori più diffusi tra le donne.
L’incidenza è abbastanza elevata soprattutto dopo i 50 anni, quando potrebbero iniziare a comparire questi sintomi che molti sottovalutano.
Tuttavia, può sembrare incredibile, ma questo tumore subdolo e silenzioso non colpisce solo le donne. Infatti, potrebbe colpire anche gli uomini (1 ogni 620), con un’incidenza più elevata tra i 60 e 70 anni.
Terapie innovative
Oltre alle strategie di prevenzione e le terapie classiche, molte ricerche si stanno orientando verso nuovi approcci. Tra questi, l’immunoterapia sembra essere uno dei più promettenti, anche grazie all’utilizzo delle sopra citate cellule NK.
Queste cellule del sistema immunitario sarebbero in grado di uccidere altre cellule considerate estranee all’organismo.
Come riporta l’AIRC, alcuni ricercatori dell’Università di Clemson, hanno condotto degli studi per favorire l’intervento di queste cellule contro quelle tumorali del seno.
In laboratorio, hanno quindi creato un proteina che legava sia il recettore della prolattina (l’ormone coinvolto nell’allattamento), sia le cellule NK.
Durante l’esperimento, i ricercatori hanno constatato che questa proteina promuoveva l’intervento delle cellule NK, che a loro volta distruggevano le cellule tumorali.
Quindi, ecco la cellula killer che potrebbe sconfiggere tumori pericolosi come quello al seno. Anche se i risultati ottenuti da questa ricerca fanno ben sperare, la strada è sicuramente ancora molto lunga.
Infatti, siamo in una fase embrionale, in cui le ricerche sono ancora basate su studi preclinici. Tuttavia, queste scoperte potrebbero portare allo sviluppo di un’immunoterapia specifica per questi tipi di tumori attualmente difficili da trattare.