Quando si parla di biomasse legnose i punti cardine su cui concentrarsi sono:
a) assicurare e mantenere la giusta atmosfera e il calore in casa senza spendere troppo;
b) prestare attenzione alle emissioni nocive.
In questa sede parleremo, dunque, dei trucchi per migliorare il rendimento del riscaldamento e ridurre le emissioni nocive di stufe e camini a legna.
I presupposti per evitare le emissioni dannose
Anzitutto per garantirci ciò dobbiamo prestare massima attenzione alla scelta, di stufe, camini, caldaie e alla loro corretta installazione e manutenzione.
Importante è anche la scelta della legna da ardere. Per una garanzia di controllo, lungo tutta la filiera, meglio prediligere l’acquisto di legna certificata. In questo precedente articolo abbiamo già dato qualche consiglio su come conservare correttamente la legna da ardere.
Cosa considerare prima dell’accensione
In primis procediamo alla pulizia della canna fumaria, che può avvenire col metodo dal basso o dall’alto.
Prima dell’accensione, apriamo manualmente l’accesso esterno all’aria, se l’apparecchio non è dotato di automatismo. Apriamo lo sportello, per evitare fuliggine, fumo o condensa, fino a quando il fuoco non sia ben avviato.
Prepariamo, per avviare la fiamma, degli accendini ecologici, oppure la carta non trattata, o dei legnetti ben stagionati.
Il procedimento per un’accensione con una combustione più pulita
Lasciamo un leggerissimo strato di cenere, come isolante, sulla base della camera di combustione del camino o della stufa. A questo punto dovremo comporre una specie di costruzione a due o tre piani, a seconda dello spazio disponibile.
Disponiamo, ad esempio, un primo strato di legna asciutta e non fredda, con dei ceppi di dimensione grande. Ne disponiamo tre in verticale e parallelamente l’uno dall’altro, in modo che ci sia spazio tra questi.
Sopra il primo strato, definiamone un secondo, con due ceppi medi in direzione opposta a quelli prima disposti. Dunque, disponiamoli in orizzontale, e sempre parallelamente, lasciando un certo spazio tra i due.
Infine, mettiamo dei pezzetti piccolini, come ultimo strato, in verticale e paralleli tra loro. Completiamo, infine, con pezzetti stretti e lunghi da appoggiare lungo le pareti della costruzione, sempre in parallelo tra loro.
Sfatiamo qualche luogo comune: l’accensione ecologica
Al vertice di questa nostra piramide disponiamo un accendifuoco ecologico e accendiamolo con un fiammifero.
A tal proposito, sfatiamo un luogo comune: il fuoco non va acceso dal basso verso l’alto, ma dall’alto verso il basso. Ciò, infatti, permette alla legna di consumarsi poco alla volta.
I gas emessi saranno più a contatto della fiamma, dunque non si disperderanno, ma bruceranno. Quando si sono consumati i primi ceppi, i successivi possono essere posizionati sul fondo o lungo la parete della stufa o camino.
Il controllo della fiamma e del fumo durante l’accensione
Il colore della fiamma per una combustione pulita va dal giallo, dall’arancione al rosso con delle lingue blu.
Per quanto riguarda il fumo, inizialmente, con una canna fumaria fredda, potrebbe essere più denso. Normalmente dovrebbe essere bianco, quasi incolore. Attenzione: colori diversi, tipo il giallo, il grigio, il nero sono indicatori di una combustione inquinante. Dovremo procedere a controlli della legna usata e dell’impianto.
Ancora qualche consiglio sui residui
La cenere riconducibile ad una buona combustione deve essere bianca e grigia e va sempre rimossa con l’ausilio di una paletta. Si possono utilizzare anche degli aspiratori specifici, l’importante è pulire per permettere un giusto apporto di aria alla combustione
Un’attenzione particolare alle cappe e alle pareti circostanti gli impianti. Se risultano sporchi di fuliggine vuol dire che la combustione non è completa e efficiente, perché non si traduce in calore, ma in residui.
Abbiamo, dunque, rivelato alcuni trucchi per migliorare il rendimento del riscaldamento e ridurre le emissioni nocive di stufe e camini a legna.