Il modo migliore per celebrare una canzone è, molto spesso, farne una cover. Se pensiamo che ci sono canzoni rese famose solo dalla loro cover, allora capiamo che le cover, nell’immaginario globale, sono più importanti quasi delle canzoni stesse. Qui di seguito ci sono tre cover storiche che non ti aspetti in italiano durante gli anni ’70 e ’80.
Pregherò – Adriano Celentano
Una delle canzoni più famose del molleggiato. Se l’originale, “Stand by me” di Louis Armstrong, era una canzone d’amore struggente e piena di passione, quella di Celentano non è da meno. La cover di Celentano si rivolge a una persona che apparentemente ha perso la fede e non sa più in cosa credere. Celentano lo sprona ad andare avanti e a fare pace con sé stesso e ad accettare Dio nel suo cuore.
Scende la pioggia – Gianni Morandi
Ebbene sì, una delle più famose canzoni di Morandi è in realtà una cover. Mentre l’originale, della band The Turtles, era una canzone d’amore su una donna di nome Eleanor, la canzone di Morandi parla di egoismo, di persone col cuore duro e chiuso e del nostro Morandi che si ritrova solo contro il mondo. Al contrario della cover di Celentano, l’unica parte coverizzata da Morandi è la melodia. Non è una traduzione diretta del testo infatti e l’unico collegamento che viene fatto all’originale è la melodia. La canzone è “Eleonor Gee” dei Turtles.
Senza Luce – Dik Dik fra le tre cover storiche che non ti aspetti
L’ultima canzone che chiude il nostro terzetto è Senza Luce dei Dik Dik. Con le abili mani di Mogol, la canzone originale dei Procol Harum “A Whiter Shade Of Pale”, diventa una metafora sulla solitudine umana. Il brano dei Dik Dik infatti si allontana dal significato ermetico e si riferisce a una persona sola in un mondo che è cambiato intorno a lui.