Tenere a bada la glicemia mangiando pasta si può

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Tenere a bada la glicemia mangiando pasta si può. Glicemia e diabete sono due problemi legati al metabolismo degli zuccheri. Oggi vi spieghiamo come poter mangiare pasta senza sconvolgere il loro metabolismo.

Perché la pasta sarebbe sconsigliata per la glicemia

La pasta si sa è fatta col grano, un cereale da secoli presente sulla nostra tavola. 100 gr di grano contengono circa il 68% di carboidrati, zuccheri complessi che vengono assorbiti più lentamente rispetto allo zucchero bianco.

Per chi soffre di glicemia e di diabete, la pasta sarebbe da sconsigliare perché si tratta di zuccheri.

Tenere a bada la glicemia mangiando pasta si può. Cosa avviene quando si cuoce la pasta

Ma c’è un modo che rende la pasta più adatta a un pubblico con problemi di glicemia.

Anche in Italia, la patria della pasta, i modi di cuocerla sono tanti e il grado di cottura varia. C’è chi la preferisce ben cotta, chi al dente, e chi abbastanza dura. Ma forse non sapevate che il grado tipo di cottura influisce sulla sua digeribilità.

Se la pasta è troppo dura gli enzimi dello stomaco riusciranno difficilmente a digerirla. Se invece è troppo cotta, l’amido si disperde nell’acqua e si perde così il nutriente principale della pasta. Inoltre, nello stomaco la pasta forma una specie di poltiglia compatta, difficile anch’essa da digerire. Il modo migliore perciò è quello di cuocere la pasta al dente, dove amido e glutine sono nel giusto equilibrio e pronti per essere assorbiti dallo stomaco.

La cottura ci aiuta

La pasta al dente è quella giusta per chi ha problemi di glicemia. Infatti, gli amidi hanno assorbito la giusta quantità di acqua, non si sono dispersi e rimangono ben all’interno della pasta. Una volta nello stomaco potranno essere assorbiti in modo graduale e senza sforzo, senza di conseguenza, incidere in modo radicale sul tasso di zuccheri.

In questo modo, la pasta diventa un alimento accessibile anche per chi soffre di problemi di glicemia. Sempre naturalmente dopo aver consultato il medico curante.

Altri consigli alimentari sulla glicemia potete trovarli qui.