Siamo tutti in pericolo di un lockdown nazionale. È questa la conclusione cui si è arrivati, a fronte della maggiore contagiosità delle varianti. Nonché dell’impossibilità di arrestarne la circolazione.
In questo senso si è espresso il consulente della Regione Lombardia per il piano vaccini, Guido Bertolaso. Sicché, a fronte del dilagare delle varianti in tutt’Italia, l’unica soluzione è quella dell’adozione di misure più rigide.
Le preoccupazioni ci sono, anche se il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità ha fornito qualche dato confortante sul futuro della Nazione.
In particolare, nel pronostico circa la diffusione incontrollata delle varianti, ha tirato le seguenti somme.
Anzitutto, la variante inglese, che si appresta a diventare la forma prevalente del virus, non mostra segni di resistenza al vaccino. In secondo luogo, fa presente che se le varianti colpiscono molto di più i giovani, è anche vero che la maggiore contagiosità, non corrisponde necessariamente a maggiore letalità.
Infine, si osserva che anche se non sussiste una totale copertura del vaccino rispetto alla variante brasiliana, il virus contratto dopo il vaccino classico non dovrebbe mantenere tutta la sua aggressività.
Quali le previsioni sulle misure da adottarsi in concreto
Nonostante le rassicurazioni sull’imminente futuro, fornite del Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, resta il problema pratico dei ricoveri e delle rianimazioni, legate alla persistente circolazione del virus.
In proposito, la situazione è preoccupante non solo in Lombardia. Ma anche in altre Regioni. Ne sono prova, i provvedimenti che i Governatori stanno adottando nelle ultime ore.
In Piemonte, si provvederà a chiudere alcune scuole, in base a necessità da valutarsi zona per zona. Sulla stessa scia, si è posto anche il Governatore dell’Emilia Romagna, che ha annunciato restrizioni rigide, pur di evitare il peggio.
La Lombardia, come indicato, presenta numeri allarmanti. E si appresta ad adottare misure da zona rossa.
Insomma, l’unica, al momento, fuori pericolo è solo la Sardegna. La quale, peraltro, si accinge ad adottare misure di protezione, vincolando l’entrata nella Regione alla preventiva effettuazione del test antigenico.
In definitiva, è brutto ammetterlo, ma siamo tutti in pericolo di un lockdown nazionale!