Si può rischiare il licenziamento a causa di un tatuaggio?

tatuaggio

I tatuaggi sono un’antichissima forma d’arte e di decorazione del corpo che risale a diversi secoli prima di Cristo. Lo sviluppo delle religioni monoteiste che li hanno espressamente vietati ha fatto cadere in disuso questa pratica.

Nell’antica Roma poi, il tatuaggio serviva solo per contrassegnare gli schiavi o per torturare ladri e altri condannati. Più recentemente, il discusso medico e antropologo Cesare Lombroso ha messo in correlazione i tatuaggi con la tendenza a delinquere. Insomma, storicamente le persone tatuate hanno conosciuto condanne e pregiudizi che, talvolta resistono anche ai giorni nostri. In questo articolo ci chiediamo: si può rischiare il licenziamento a causa di un tatuaggio? Insomma, cercheremo di capire quali limitazioni impone la normativa e in quali casi può essere rischioso mostrare un tatuaggio.

La normativa non si esprime

Non esiste alcuna legge che vieti di esibire tatuaggi in pubblico o sul posto di lavoro. La scelta di come curare il proprio corpo è insindacabile e spetta quindi esclusivamente alla persona. Soltanto esercito e forze dell’ordine impongono ai propri appartenenti di non avere alcun tatuaggio visibile. Si tratta di una regola in linea con la ferrea disciplina militare. Non avere inequivocabili segni di riconoscimento, evita anche possibili rischi per chi svolge attività delicate che richiedono la massima discrezione.

Per chi svolge attività diverse, si può rischiare il licenziamento a causa di un tatuaggio? In mancanza di un chiaro orientamento normativo, molte aziende hanno previsto specifici regolamenti interni. Un eventuale licenziamento a causa di un tatuaggio non seguirebbe, quindi, un iter legale predefinito e rischierebbe l’annullamento in giudizio. Le aziende non possono infatti discriminare alcun dipendente, cui devono sempre garantire il rispetto dei diritti previsti dal contratto.

Si può rischiare il licenziamento a causa di un tatuaggio?

Abbiamo visto che non esiste un orientamento chiaro che spieghi se si può rischiare il licenziamento a causa di un tatuaggio. Quello che è certo, però, è che un tatuaggio può precludere l’assunzione di un potenziale dipendente. Ogni azienda è infatti libera di effettuare le proprie valutazioni in merito ai lavoratori da assumere alle proprie dipendenze. Chi si ritenesse scartato ad un colloquio a causa di un tatuaggio evidente, non potrebbe quindi recriminare nulla. Le politiche aziendali possono quindi prevedere determinati canoni per specifiche professioni, si pensi ad esempio al personale di vendita. Oppure ai dipendenti di studi medici o professionali cui normalmente è richiesto una particolare sobrietà.

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