L’immigrazione degli ultimi anni, le morti in mare, le guerre e i soprusi che imperano ancora in alcuni Paesi, fanno ancora dell’Europa una meta per gli stranieri che vogliono cambiare la loro vita.
Ottenere un passaporto europeo non è solo un vantaggio, ma è un miracolo per coloro che si trovano a vivere in condizioni disperate, senza lavoro, nella povertà e nella repressione politica e di pensiero. È chiaro che il passaporto dell’Unione Europea non fa gola solo alle persone meno fortunate.
Il passaporto UE permette di lavorare in ben 27 Paesi nei quali regna, apparentemente, democrazia, pace e prosperità. Sembra impossibile pensare che per ottenere questo prezioso documento si possa ricorrere al danaro. E invece ci sbagliamo perché alcune “isole felici” hanno creato un business e vi spieghiamo perché.
Se sei straniero e hai tanti soldi puoi comprare il passaporto europeo.
Cosa accade a Cipro e Malta
Cipro è stata la prima a confezionare il pacchetto “un passaporto per 2,2 milioni di euro”. Infatti, chiunque sia disposto a investire una somma del genere riesce a ottenere un passaporto che lo rende a tutti gli effetti beneficiario dei vantaggi di un cittadino dell’UE.
Anche l’isola di Malta, con costi meno alti, prevede un programma simile a quello cipriota.
Ma cosa ne penseranno i dirigenti dell’Unione Europea? A prendere la parola è la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen che conferendo il nome di “passaporti d’oro” ha ben chiarito le sue posizioni, ritenendo che questo traffico sia una minaccia per l’Unione. Chiunque riesca a ottenere il passaporto ha il diritto di muoversi all’interno dell’UE e questo potrebbe risultare un problema per i Paesi membri. Per esempio, molti di coloro che hanno acquistato il passaporto da Cipro, oggi si sono trasferiti in Francia e Germania.
Ovviamente l’Unione Europea non può vietare questo business, né decidere con quale criterio e a chi i Paesi membri decidono di concedere il passaporto. Generalmente ciò accade se uno straniero sposa un cittadino di quella nazione, oppure dopo anni e anni vissuti in quel Paese. Dipende dalle leggi sulla cittadinanza dei singoli Stati membri.
Diaspore e riempimento elettorale
Soffermiamoci un momento sulle modalità di concessione dei “passaporti d’oro” in alcuni e specifici Paesi dell’Unione Europea.
Alcuni Paesi conferiscono il passaporto per ragioni legate agli antichi fenomeni di diaspora. Per esempio l’Irlanda, che concede la cittadinanza a chiunque dimostri di avere un nonno irlandese. Simile è la legge in Italia, dove chiunque abbia un antenato italiano può richiedere il passaporto.
Motivi politici spingono alcune nazioni a distribuire a chiunque voglia il passaporto. Un esempio è l’Ungheria, dove Orbán ha tentato con successo di ri-naturalizzare persone di origine ungherese allontanati dopo il primo conflitto mondiale. Chi dimostra di avere delle origini ungheresi ed è disposto a imparare la lingua può fare richiesta di un passaporto ungherese. Ciò ha permesso a Orbán di innalzare il numero dei votanti a suo favore.
Anche Austria, Germania e Spagna sono fautrici della politica di attribuzione della doppia nazionalità come moto di espiazione per atti di espulsione o persecuzione. Pensiamo agli ebrei che sono riusciti a fuggire, o sono stati deportati.
Questioni etiche
Ma la domanda è se sia giusto entrare nel merito delle decisioni dei Paesi riguardo la doppia cittadinanza o la concessione del passaporto. Il passaporto è sicuramente uno dei mezzi della politica, ma è anche un’opportunità che si da a coloro che giungono in un Paese per cambiare la propria vita. Sicuramente l’acquisto di un passaporto per somme di danaro tanto alte non rispecchia le motivazioni citate sopra.
Ci si chiede quanto sia etico che se sei straniero e hai tanti soldi puoi comprare il passaporto europeo. Ma la risposta non possiamo certo darla noi semplici cittadini.