Quando decidiamo di prendere un cucciolo, che sia di cane o di gatto, spesso alla prima visita dal veterinario ci verrà proposta la sterilizzazione o castrazione.
Ormai questo piccolo intervento chirurgico viene effettuato indistintamente su maschi e femmine e apporta dei benefici effettivi ai nostri animali. Ovviamente con essi ci sono anche degli effetti meno positivi.
Numerose campagne pro sterilizzazione sono nate negli ultimi anni a causa del proliferare casuale di cuccioli, spesso nati per sbaglio, che causa randagismo e numeri altissimi nei canili.
Nonostante ciò, noi padroni di animali ci pensiamo bene prima di decidere di sterilizzare il nostro amico o amica a quattro zampe. Magari nel prendere la decisione ci aiuterebbe conoscere quali sono i pro e contro della sterilizzazione del cane e del gatto.
Cerchiamo quindi di individuare quali cambiamenti comportamentali ma anche fisici possono verificarsi dopo l’operazione e qualche consiglio per affrontarli.
Castrazione o sterilizzazione
Tra sterilizzazione e castrazione non vi è una vera differenza. Viene usato il termine castrazione per i soggetti maschi, mentre il termine sterilizzazione ha un uso universale che intende la procedura chirurgica con la quale si evita l’accoppiamento e la fecondazione.
Nel particolare l’operazione è volta, nei maschi cane e gatto nell’asportazione dei testicoli, mentre nelle femmine nella rimozione delle ovaie o dell’intero utero, o ancora la chiusura delle tube di Falloppio.
Pro e contro della sterilizzazione del cane e del gatto
Come accennato nella prima parte dell’articolo, l’elevato numero di animali randagi nei canili, ma anche per strada, fa della sterilizzazione un atto di civiltà. Purtroppo è molto complicato dare una famiglia a tutti i cani e i gatti che nascono in modo incontrollato. Oltretutto l’acquisto frequente di cani di razza, non aiuta certo lo svuotamento dei canili che sono spesso in grande difficoltà.
La sterilizzazione è quindi uno degli strumenti di controllo delle nascite e per questo la sua pratica viene sostenuta da veterinari e associazioni pro animali.
La castrazione o sterilizzazione ha comunque dei vantaggi che vanno oltre il sovrappopolamento.
Andiamo quindi a vedere pro e contro della sterilizzazione del cane e del gatto
I benefici
a) L’ impossibilità di avere cucciolate non previste, dato anche l’elevato numero di cuccioli cui un cane o un gatto possono dare alla luce.
b) La sterilizzazione nelle femmine abbassa notevolmente il rischio di patologie o tumori all’apparato genitale. Patologie che si verificano con l’avanzare degli anni e che spesso l’animale non riesce a superare. La sterilizzazione protegge contro calcinomi mammari, infezioni come l’endometriosi e tumori dell’utero.
c) In particolare nei gatti la sterilizzazione riduce le occasioni di contagio per le due malattie feline più gravi, Fiv (immunodeficienza) e Felv (leucemia del gatto). Queste infatti vengono trasmesse tramite l’accoppiamento.
d) Dal punto di vista comportamentale, sia cani che gatti, specialmente i maschi, se sterilizzati avranno meno l’impulso di uscire di casa o addirittura fuggire in cerca di una compagnia. Questo previene incidenti e lotte tra contendenti.
e) Un altro beneficio a livello comportamentale riguarda la convivenza con noi umani. Un animale non sterilizzato maschio avrà la tendenza a marcare il territorio, che nei gatti questo si presenta con pipì dall’odore molto forte. Nei periodi di fertilità eliminerà il disagio di irrequietezza, di ululati e latrati nei cani, e di lamentazioni eccessive nelle gatte femmine. Questo renderà la vita nel nostro animale più tranquilla e meno frustrata, specialmente se abbiamo optato per non fargli avere cucciolate.
f) Un altro vantaggio è che l’operazione di cui stiamo parlando è ormai di routine. Non comporta particolare dolore e non è invasiva. Il vostro animale si riprenderà nel giro di qualche giorno.
Gli svantaggi
a) Nella concretezza il comportamento dell’animale legato alla sfera sessuale non cambierà molto. Sarà sicuramente meno incentivato dalla mancanza di ormoni a ricercare un compagno/a.
b) È possibile in alcuni e rari casi che ci siano delle complicazioni post operatorie dovute all’anestesia totale o alla ferita che non si rimargina a dovere. L’anestesia può generare nell’animale uno stato di nausea e vomito, ma solo temporanea. È bene farsi spiegare tutte le operazioni raccomandate per tenere la ferita a riparo dalle infezioni.
c) Uno svantaggio potrebbe essere il sopraggiungere di obesità nell’animale sterilizzato. Per tale ragione sono stati creati dei cibi appositi che si trovano in tutti i negozi di animali, ovviamente a un costo leggermente maggiore. È bene che l’alimentazione dell’animale sia tenuta sotto controllo, grazie anche all’attività motoria e al gioco.
Consigli utili
Uno dei consigli riguarda il periodo migliore per effettuare la sterilizzazione. Generalmente il momento migliore è previsto prima del primo calore, ciò perché diminuisce molto il rischio dell’operazione oltre che della comparsa di patologie.
Per i maschi si consiglia, nei gatti di castrarli dai 6 mesi sino all’anno e mezzo di età. Per i cani si può aspettare fino al 7°-8° mese fino all’anno e mezzo. La castrazione vi eviterà sgradevoli odori che i maschi sono in grado di emettere.
Dopo l’operazione lasciate tranquillo il vostro amico per qualche giorno. I tempi di ripresa variano per ciascuno, ma generalmente dopo qualche giorno di antibiotico e di antinfiammatorio i pazienti si sentono bene e riprendono la loro vita.