Se la badante o la colf va in malattia, chi è che la paga?

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Le badanti e le colf sono di grande aiuto per occuparsi di genitori anziani non più autosufficienti. Ormai regolamentate da diversi anni con il CCNL del lavoro domestico hanno diritto ai giorni di malattia. Ma chi è che eroga il pagamento?

Se la badante o la colf va in malattia, chi è che la paga?

Stiamo parlando di malattia di un dipendente. Quindi ogni persona ha diritto ad ammalarsi. Ovviamente come per qualsiasi lavoro dipendente è necessario il certificato medico. Purtroppo è ovvio che nel momento di assenza non è semplice trovare un sostituto come in un’azienda.

È anche per questo motivo che la tutela delle badanti e colf per la malattia non è regolamentata come gli altri lavori dipendenti.

Infatti in caso di malattia, non è l’INPS a erogare l’importo. Bensì è il datore di lavoro. Per stabilire a quanto ammonta l’importo, nel CCNL si trovano delle indicazioni specifiche.

Per anzianità di servizio sotto i 6 mesi, si parla di fino a 8 giorni di retribuzione di assenza per malattia nell’anno solare. Dal primo al terzo giorno, spetta il 50% della paga. Dal quarto all’ottavo, il 100%.

Invece, per anzianità di servizio da 6 mesi a 2 anni, spettano fino a 10 giorni di assenza, con identiche percentuali.

In ultimo, per anzianità di servizio oltre i 2 anni, fino a 15 giorni di assenza e stesse percentuali.

Per poter mantenere il posto di lavoro, esiste un periodo di comporto. Per anzianità di servizio sotto i 6 mesi, è di 10 giorni. Da 6 mesi a 2 anni di servizio, è di 45 giorni. Mentre oltre i 2 anni di servizio, è di 180 giorni.

In caso di assenze ingiustificate, oltre il quinto giorno di lavoro, si ha diritto al licenziamento. Ed ecco la risposto alla domanda se la badante o la colf va in malattia, chi è che la paga. Il datore di lavoro.

Per approfondire, ecco come assumere una badante di condominio.