Se un condomino può avere come dipendente un portinaio potrà avere come dipendente anche una badante collettiva. Esiste un contratto collettivo nazionale per i proprietari di fabbricati, nel quale può ben trovare collocazione anche la badante di condomino come nuova possibilità di lavoro.
Un nuova figura professionale
La diffusione di questa figura è stata caldeggiata anche da molti assessorati al sociale di vari Comuni italiani. È, infatti, una figura professionale che ben risponde alle esigenze attuali di una popolazione in perenne invecchiamento.
La descrizione di questa figura è semplice. Si tratta di una badante che, invece di essere al servizio di una sola famiglia, è alle dipendenze di un condominio dove deve assistere più persone anziane. La soluzione può essere ottima se gli anziani da assistere non hanno necessità di aiuto continuo e costante, ma solo di poche ore al giorno. In questo caso per la famiglia potrebbe essere troppo oneroso assumere una badante a tempo pieno che per gran parte del giorno sarebbe forse inoperosa.
La badante di condominio come nuova possibilità di lavoro
Invece, con la badante di condominio, più famiglie potrebbero risolvere il loro problema senza spendere più del necessario. La badante riceverebbe l’intero stipendio riconosciutole dal contratto collettivo nazionale di riferimento, CCNL Badanti, dividendo le ore di servizio tra le famiglie che l’abbiano assunta.
La badante potrà prestare la propria opera nelle aree condominiali se sia a ciò autorizzata. Potrà, quindi, assistere ed intrattenere gli anziani in una stanza condominiale, se ve ne sia una.
Oppure potrà lavorare all’interno delle singole case delle famiglie che la abbiano assunta. In tal caso precisando quali ore abbia dedicato ad una e quali all’altra.
O, ancora, la badante potrebbe risiedere ella stessa all’interno del condominio. E in questo caso sarebbe possibile anche un’assistenza diretta degli anziani presso la sua stessa abitazione.
Si tratta di un contratto piuttosto flessibile nella sua articolazione materiale.
La figura professionale è adatta soprattutto a quegli anziani che sono ancora autosufficienti ma che possono avere bisogno di aiuto solo per alcune attività quotidiane. Per esempio per l’igiene personale o per cucinare. Due momenti che possono essere pericolosi se gestiti in solitudine.
Un aiuto fidato, una presenza abituale, ma solo per le ore necessarie e con condivisione della spesa.