A volte il cliente è insopportabile e può venire la tentazione di rivolgersi a lui con espressioni non riguardose. Un giorno l’offesa può scappare. In questo se il dipendente offende il cliente rischia il licenziamento?
Vediamo prima di tutto di quale tipo di licenziamento potrebbe trattarsi. Ovviamente si tratterebbe di un licenziamento individuale disciplinare. Quello che di solito si chiama “licenziamento in tronco” è tecnicamente un licenziamento individuale per giusta causa.
Di solito è conseguenza di un comportamento talmente grave da provocare seri effetti nell’ambiente di lavoro. Queste gravi conseguenze del comportamento del lavoratore fanno venire meno la fiducia del datore di lavoro nei suoi confronti.
Per evitare di trovarsi licenziati per un proprio comportamento errato focalizziamo quali comportamenti sono così gravi da giustificare un licenziamento.
Ad esempio, l’insubordinazione nei confronti del datore di lavoro. Per insubordinazione si intende la ribellione al datore di lavoro. La mancata osservanza voluta e ripetuta delle istruzioni del datore.
Se il dipendente offende il cliente rischia il licenziamento?
É molto grave anche danneggiare beni aziendali. Oppure la falsa timbratura del cartellino. Timbrare e allontanarsi dal luogo di lavoro è gravemente illegittimo.
Tra i comportamenti più gravi rientra anche dichiararsi falsamente malati. O sotto infortunio.
In tutti questi casi al comportamento può seguire il licenziamento.
Sulla valutazione del comportamento del dipendente incide anche la posizione che il lavoratore occupa all’interno dell’azienda. Infatti, il comportamento del lavoratore, può influenzare negativamente altri dipendenti sottoposti alle sue direttive. In questo caso è ammissibile la sanzione più grave. Cioè il licenziamento in tronco.
Il giudice dovrà valutare, da un lato, la condotta del lavoratore che ha insultato il cliente. Dall’altro lato, rilevano anche la storia lavorativa del lavoratore stesso. Nonché la conseguenza materiale che l’offesa al cliente abbia provocato.
Per esempio, nelle sentenze, si trovano casi di lavoratori che abbiano impugnato il licenziamento vincendo la causa. Questo perché hanno dimostrato di aver lavorato per molti anni in quella azienda con una condotta esemplare. In un solo caso hanno effettivamente perso la pazienza con un cliente difficile. Ma soprattutto ha pesato anche il fatto che quel singolo episodio non abbia provocato seri danni economici all’azienda.
In ogni caso non è opportuno rischiare in giudizio. Meglio tenere sempre una condotta consona. E conservare il proprio posto di lavoro.