Inutile girarci intorno. Prima o poi, ci toccheranno le fatidiche pulizie di primavera. Che sono necessarie dopo mesi nei quali la nostra casa è rimasta più chiusa del solito, a causa del freddo.
Vedremo, con la luce ritrovata del sole, le magagne accumulate nei mesi passati. La polvere accumulata, gli aloni alle finestre, i pavimenti non così brillanti. E ci daremo da fare per cercare di preparare anche la nostra abitazione all’arrivo della nuova stagione. Se durante le faccende domestiche e le pulizie di primavera, però, dovessimo avere dei disturbi, faremmo bene a preoccuparci.
Le irritazioni alle mucose e i problemi respiratori potrebbero essere dei segnali precisi
Anche perché sono sintomi che potrebbero farci confondere. Alcuni di loro, infatti, sono simili a quelli di chi ha contratto il Covid 19. In realtà, il virus non c’entra nulla anche se la patologia che li scatena non è meno pericolosa. Tosse, problemi respiratori, mucosa irritata sono sì uguali a quelli che potrebbe avere avuto chi è risultato positivo. In questo caso, però, sono il segnale di qualcosa di diverso.
Sembra quasi un’assurdità, ma è vero. Le normali faccende domestiche potrebbero mettere a rischio la nostra salute. Per delle scelte sbagliate che facciamo, in maniera inconsapevole. E, incredibile, il bagno è quello che più potrebbe esporci a qualcosa di molto grave.
Che cosa? Facciamo un esempio. Può succedere che ci cada dell’aceto bianco, usato per pulire la lavatrice, sul pavimento del bagno. Potremmo aver pulito tutto con della carta assorbente buttata poi nel wc, appena igienizzato con un prodotto che conteneva ammoniaca. Infine, passato sul pavimento lo straccio con un detersivo contenente candeggina. Tre gesti che, presi singolarmente, sembrano innocui. Insieme, però, potrebbero aver creato un cloro gassoso che a sua volta ha irritato la gola. Insomma, un cocktail tossico.
Se durante le faccende domestiche e le pulizie di primavera si avvertono irritazioni alle mucose, tosse, problemi respiratori, bruciore agli occhi, lacrimazione, forse è accaduto questo
Anche usare la candeggina per pulire un pavimento sporco d’aceto potrebbe scatenare una reazione chimica e farci respirare gas di cloro, dunque. I sintomi che dovrebbero allarmarci sono lacrimazione e occhi che bruciano, irritazione alla mucosa e tosse, difficoltà a respirare. Non vanno trascurati anche vomito, nausea, dolori al petto che sono segnali ancora più preoccupanti.
In pratica, gesti abituali, che facciamo con regolarità, se mischiati con altri, potrebbero avere conseguenze brutte per il nostro benessere. E l’intossicazione da clorammine non è da sottovalutare, ma prevenire. Semplicemente non dovremmo mai mescolare i prodotti che utilizziamo per pulire la casa. Purtroppo, non sempre le etichette dei prodotti, ci aiutano. Impariamo a vigilare, nella pulizia, anche nei piccoli gesti rituali. O usiamo prodotti naturali.