Se ami la marmellata, sei in buona compagnia. Accompagnata da pane o fette biscottate, è una colazione salutare, fra le più amate dagli italiani. Sei fra quelli che prediligono marmellate e confetture dietetiche per tenere sotto controllo la linea? Allora occhio a non sbagliare: se compri la marmellata senza zucchero fai attenzione a questo pericoloso errore.
Cosa fai quando c’è della muffa nel barattolo?
Cosa fai quando trovi uno strato di muffa nel tuo barattolo di marmellata? La butti via a malincuore? Oppure sei fra quelli che eliminano la muffa con un cucchiaio e mangiano il resto? Se sei nel team di chi non spreca la marmellata per un po’ di muffa, non è detto che tu stia mettendo a repentaglio la tua salute. Pare che perfino Theresa May, ex premier britannico, non si faccia spaventare da un sottile strato di muffa nella marmellata. Lo avrebbe infatti dichiarato davanti ai suoi ministri, nel corso di una discussione sugli sprechi alimentari.
Ma è una buona idea? Beh, in generale non dovresti mangiare cibo ammuffito o andato a male. Soprattutto se appartieni a una di queste categorie vulnerabili: bambini, anziani, donne incinta, persone con un sistema immunitario compromesso. Ma, per quanto riguarda la marmellata, la differenza fra buttarla o mangiarla comunque dipende anche da un fattore inaspettato: il contenuto di zuccheri.
La differenza fra le marmellate classiche e quelle dietetiche
Prima di decidere se buttare o mangiare la tua marmellata, controlla il contenuto di zuccheri. Nelle marmellate classiche, infatti, lo zucchero si lega all’acqua e impedisce la formazione di tossine. È quindi possibile eliminare lo strato superficiale della confettura e godersi il resto del prodotto. Ma se compri la marmellata senza zucchero fai attenzione a questo pericoloso errore: non mangiarla mai se trovi un po’ di muffa. Non c’è infatti alcuna garanzia che i funghi tossici non si siano diffusi in tutto il resto del barattolo.
In entrambi i casi, è meglio prevenire che curare. I barattoli di marmellata devono essere conservati in un luogo fresco e asciutto prima dell’apertura. Una volta aperti, è meglio tenerli in frigorifero, ovviamente avendo cura di chiudere bene il vasetto. Dovrebbero così durare almeno un paio di settimane.