I capolavori della tradizione sarda da portare a casa

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Sardegna, terra di mare e forti tradizioni. Dalle praterie verdi dell’entroterra agli azzurri delle coste, quest’isola nasconde bellezze che difficilmente non colpiscono. Ma prima o poi le vacanze finiscono ed arriva il momento di tornare a casa. Una domanda sorge allora spontanea: quale ricordi portare indietro con noi? Se anche tu sei stanco dei soliti souvenir scopri assieme a noi i capolavori della tradizione sarda da portare a casa.

I tappeti sardi, capolavori da portare a casa

La produzione dei tappeti affonda le proprie radici nella storia della terra sarda. Attestato nell’isola fin dall’epoca romana, viene tessuto, oggi come allora, dalle signore sarde impiegando esclusivamente, come filato, la lana ovina. Gli strumenti utilizzati sono rimasti quelli della tradizione. Il telaio verticale, residuo arcaico, utilizzato esclusivamente nell’isola, permette limitate variazioni tecniche e necessita di una notevole mole di lavoro. La produzione dei tappeti è diffusa in tutta l’isola, ma, tradizionalmente, il paese di Sarule spicca per qualità e fedeltà alla tradizione. Nel caso doveste passare in Barbagia, non mancate, quindi, di visitare questo piccolo paese montano e ammirare il museo dedicato. Se sarete fortunati, riuscirete a trovare ancora qualche signora disponibile a voler vendere i propri lavori ad un curioso turista di passaggio.

I coltelli artigianali della tradizione sarda

Con le sue dominazioni spagnole e arabe, la Sardegna non poteva non essere un centro d’eccellenza nella produzione di lame. Nell’isola sono, infatti, presenti ancora oggi dei centri specializzati che producono i coltelli della tradizione, chiamati rezolzas o più comunemente leppe. Costituite da una lama di acciaio e da un manico in corno animale, tali strumenti facevano parte dell’armamentario del pastore sardo. Diventati nel corso del tempo veri oggetti d’arte, si distinguono in due categorie principali. La pattadesa è, sicuramente, la più famosa delle due. Prodotta nella città di Pattada, Comune della zona di Sassari, presenta una lama affusolata e un manico prodotto dal corno di un muflone. Dalla zona opposta della Sardegna proviene invece l’arburesa. Originaria del paese di Arbus, mostra caratteristiche simili alla pattadesa ma una lama più panciuta.

Lavorazioni in filigrana

Ultime per posizione tra i capolavori della tradizione sarda da portare a casa vi sono le lavorazioni in filigrana. Questa tecnica orefice prevede l’utilizzo di fili d’oro o argento per creare articoli di gioielleria. Diretto discendente di tradizioni etrusche, questa lavorazione viene oggi utilizzata principalmente per creare collane, orecchini e la rinomata fede sarda. Paesi famosi per la lavorazione dell’oro in Sardegna sono Oliena e Dorgali, situati entrambe nell’entroterra sardo. Se non avete paura di spendere e volete fare colpo sul vostro partner, recatevi in uno di questi due paesi e fermatevi in una delle loro gioiellerie: non rimarrete assolutamente delusi.

 

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