Risparmio gestito: quale società è favorita?

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Risparmio gestito:  cosa attendere?

Indubbiamente i 12 mesi che si sono chiusi hanno visto, a livello internazionale, dei veri e propri traumi.

I problemi del 2018

Dopo un anno di alti e bassi anche il risparmio gestito ne ha risentito. Infatti nel 2018 ha perso in media il 25% a Piazza Affari il 2019 potrebbe essere il momento del riscatto.

La view di Deutsche Bank

Ne sono convinti gli analisti di Deutsche Bank. Un esempio arriva dal fatto che il solo primo mese di gennaio ha già visto un recupero del settore del 12%. Un risultato che permette di registrare un recupero del 50% delle perdite dello scorso anno già all’inizio del nuovo anno. Da qui un possibile ottimismo di partenza. Anche se, come tutti sappiamo, la strada è lunga e le incertezze all’orizzonte sono tante. Ad ogni modo chi ben comincia, dice il proverbio, è già a metà dell’opera. Ed è forse da questo antico adagio che sono partiti gli analisti di Deutsche Bank i quali si sono dichiarati ottimisti sul futuro del risparmio gestito.

I temi chiave del comparto del risparmio gestito

I temi chiave che caratterizzeranno l’andamento del comparto saranno differenti. Primo fra tutti gli effetti della Mifid II. Si tratta del pacchetto di norme che, a livello europeo, regola i servizi di investimento. In questo caso per i prossimi mesi non sembrano evidenziarsi all’orizzonte grandi problematiche. Infatti da tempo i grandi protagonisti si sono già ampiamente posizionati in modo da riuscire a gestire e rispondere alle nuove regole della Mifid II.

I nomi su cui puntare

Tra i nomi preferiti da Deutsche Bank, guardando ad un raggio d’azione di lungo termine, FinecoBank, Banca Generali e Banca Mediolanum. A fine gennaio, però, la prima banca tedesca ha pensato di promuovere anche Azimut, degna di un buy. A suo favore un reclutamento mirato dei promotori che potrebbe sopperire all’assenza di un canale bancario in proprio. Un elemento, quest’ultimo, di particolare fragilità in un momento difficile come quello che sta attraversando il sistema finanziario in generale.

I cavalli vincenti del risparmio gestito  per Equita SIM

A dare l’ok su Azimut è stata anche Equita SIM  sebbene  con un taglio di fondo delle stime di raccolta. Infatti gli iniziali 3,5 miliardi di euro previsti dalla SIM milanese, sono scesi a 3,2. Una media che riguarda sia il 2019 che il 2020. In compensi, però, si è visto un +22% sulle proiezioni degli utili 2019 e un +13% per quelle del 2020.