Al via la Commissione tecnica che dovrà valutare un allargamento della platea dei lavori gravosi per accedere ai benefici previdenziali. I lavoratori che svolgono mansioni particolarmente pesanti e faticose rientrano in una particolare classifica tutelata dal nostro sistema previdenziale. Infatti, in base a vari requisiti possono accedere alla: pensione anticipata Quota 41 e all’APE Sociale. Parte, quindi, la Commissione tecnica sulla riforma pensioni per lavori gravosi con nuove mansioni e codici ISTAT, come annunciato dal Ministro del Lavoro.
La Commissione tecnica
L’avvio della Commissione tecnica è un grande passo avanti, atteso da tempo dai lavoratori che svolgono lavoro gravoso, ma non rientrano nelle 15 categorie che permettono l’accesso ai benefici previdenziali.
La Commissione ha il compito di analizzare il rapporto tra aspettativa di vita e svolgimento del lavoro gravoso. Inoltre, dovrà valutare la possibilità di concedere i benefici per il pensionamento anticipato in base alle formule pensionistiche esistenti. Nel 2021 sono in vigore per i lavori gravosi la pensione anticipata lavoratori precoci Quota 41 e l’APE Sociale.
La nuova classifica delle mansioni gravose dovrà considerare vari fattori; tra questi la relazione alle condizioni di lavoro e l’età anagrafica. Inoltre, dovrà valutare la definizione di eventuali tutele in termini di previdenza e deroghe all’aumento dell’età pensionabile.
Riforma pensioni per lavori gravosi con nuove mansioni e codici ISTAT
La nuova riforma pensioni inizia il suo processo con i lavori gravosi. La Commissione tecnica istituita avrà il compito di stabilire una nuova classifica di lavori gravosi. In effetti, dovrà verificare le condizioni di salute in base agli agenti patogeni e l’esposizione ambientale. Inoltre, in base al mutamento del lavoro nell’area Covid, l’aggiornamento prevede anche una ridefinizione della gravosità e rischio sul lavoro.
Lunga è stata l’attesa della costituzione della nuova Commissione tecnica; sono passati tre anni per dare il via ai lavori. La Commissione tecnica dovrà terminare la sua valutazione introducendo nuovi codici ISTAT entro il 31 dicembre 2021.