Recessione tecnica ed economica: quali differenze?

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Differenza tra recessione tecnica ed economica: quali sono?

I dati macro che sono continuamente snocciolati dalle varie agenzie governative e non, lasciano pochi dubbi. L’economia mondiale sta rallentando.

Dalla Fed alla Bce: tutti vedono il rallentamento

Una conferma che è stata ufficializzata anche dalla Bce così come dalla Fed. In realtà da qui a parlare di recessione le cose cambiano. Per quanto l’editorialista del New York Times Paul Krugman ha già avvertito dell’arrivo di una “inevitabile  fase recessiva  globale”.

Il punto cruciale, invece, secondo la comunità finanziaria, è controllare che questo rallentamento progressivo non si trasformi in stasi, prima. E in recessione, poi. Una perdita di slancio dell’economia globale è una realtà concreta. Se ne sono accorti anche da UBS dove si parla di una crescita annualizzata del 2,1% alla fine del 2018, il livello più basso dal 2008-2009.

Il cambio di strategia delle banche centrali

Non per niente l’approccio aggressivo che le banche centrali avevano manifestato alla fine dell’anno scorso, si è presto trasformato. I falchi hanno fatto le valigie e sono arrivate le colombe. Il rialzo dei tassi è stato per lo meno messo in stand by. Guardando anche solo all’esempio italiano si parla di recessione tecnica. Pericolo anche per la Germania. Il quarto trimestre del 2018 si è chiuso con un Pil a 0 che solo per un soffio ha evitato a Berlino la stessa sorte (economica) di Roma.

Differenza tra recessione tecnica ed economica

Ma quale sarebbe la differenza tra le due?

In termini molto semplici, la recessione tecnica si ha quando il Pil risulta negativo da un trimestre all’altro. In pratica si ha una variazione congiunturale (da un trimestre a quello precedente) negativa. L’Italia, quindi, è in recessione tecnica. Infatti il quarto trimestre del 2018 si è chiuso  a -0,2%, mentre il terzo trimestre dello stesso anno aveva dato un saldo anch’esso negativo a -0,1%.

Recessione economica

Sia ha  quando il Prodotto interno lordo di una nazione risulta essere in negativo da un anno all’altro. In questo caso si guarda alla variazione tendenziale. Si fa quindi il raffronto tra un trimestre e lo stesso dell’anno precedente (es. terzo trimestre 2018 confrontato con il terzo trimestre 2017). Attenzione: si può parlare di recessione economica solo se il Pil non scende oltre il -1%. Nel caso dell’italia la variazione tendenziale è +1%, quindi non è in atto.

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