Recessione: ottima occasione d’investimento?

recessione

Una delle cose che fa più paura agli investitori è lo spettro di una recessione imminente. Ma siamo proprio sicuri che la paura sia fondata? La tendenza naturale dell’economia è la crescita, sia che si parli di investitori che vogliono trarre sempre più profitti dalle loro operazioni, sia nel caso in cui si parli di aziende che vogliono dominare il mercato accrescendo i propri guadagni. E dall’altra parte ovviamente ci sono i consumatori che desiderano avere stipendi sempre più alti per poter vivere meglio.  Insomma è chiarissimo che l’economia per sua natura sia votata alla crescita.

Lo standby della crescita economica

Immaginiamo di correre e di incontrare un ostacolo sulla nostra strada che ci faccia cadere e quindi ci rallenti nel raggiungimento della meta. Questa potrebbe essere una giusta  metafora per descrivere la recessione, che tecnicamente, come si legge su Wikipedia, è:

“…una condizione macroeconomica caratterizzata da livelli di attività produttiva (PIL) più bassi di quelli che si potrebbero ottenere usando completamente ed in maniera efficiente tutti i fattori produttivi a disposizione, in contrapposizione dunque al concetto di crescita economica. Conseguenze della recessione sono quindi un aumento della disoccupazione, un rallentamento della produttività e una discesa dei consumi e dell’accesso al credito… “

Stando a queste considerazioni va da sè che la recessione ha un’accezione negativa. Ma come dovrebbe comportarsi l’investitore in questi scenari? I traders con esperienza sanno benissimo che il proprio portafogli di investimenti va diversificato, magari preferendo titoli long term e talmente forti e stabili, che anche in periodi di recessione non subirebbero duri colpi. Ma c’è di più.

Un’ottima occasione da non lasciarsi scappare

Se è vero che diversificando e scegliendo con oculatezza è possibile farsi trovare preparati all’arrivo di un terremoto finanziario, è vero altresì che si potrebbe fare anche di più, spingendo il piede sull’acceleratore.

Le recessioni di solito sono periodiche e quasi mai prevedibili per tempo, ma proprio per la loro ciclicità hanno anche un’interessante funzione di “pulire” il mercato da titoli “zavorra” e instaurare una sorta di rinnovamento, ripristinando i prezzi e ristabilendo l’efficienza. Un po’ come accade con i forti temporali estivi.

La prossima recessione in America è stimata fra luglio 2020 e luglio 2021.

Sfruttare il calo dei prezzi

Proprio in questi frangenti il calo dei prezzi delle azioni sui mercati può essere una manna dal cielo. Comprando a prezzi che mai prima d’ora si erano visti, vuol dire avere grosse potenzialità di guadagni una volta terminata la recessione, a patto che l’ottica in cui si ragioni sia quella del long term. Non è un caso che su questo sia d’accordo anche l’oracolo di Omaha, Warren Buffet.

Il fattore psicologico

Certamente la parte più difficile per gli investitori, nel caso di una recessione, è resistere alla tentazione di reagire alle mosse del mercato. Sappiamo bene che gli errori comportamentali sono il più grande killer di portafoglio e non, paradossalmente, come si muove il mercato. In conclusione possiamo affermare che è necessario sempre pensare in ottica long term, diversificando il proprio portafoglio azionario per non farsi trovare impreparati, ma ogni tanto un po’ di sana speculazione durante i tempi bui fa sempre bene.

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