L’Italia va da una restrizione all’altra e le regole variano in base alla zona ma ad accomunare il tutto è la necessità di evitare ulteriori contagi. Sicché, rimanendo critica la situazione, nonostante il parziale lock down di Natale, si è dovuto emanare un nuovo DPCM, reiterando le limitazioni. Allora, ci chiederemo: “quali sono le restrizioni vigenti dal 16 gennaio al 15 febbraio? Anzitutto, premettiamo che il colore delle Regioni è cambiato, collocando quasi tutta l’Italia in zona arancione.
Inoltre, fino al 15 febbraio, permane il divieto di spostarsi tra Regioni. Per quanto concerne, poi, le aperture, abbiamo che gli impianti sciistici, rimarranno chiusi fino al 15 febbraio, mentre palestre, piscine e cinema fino al 5 marzo. Per i bar, invece, l’orario viene ridotto, potendo rimanere aperti al pubblico solo fino alle 18. Le zone, per il momento rimangono di tre colori, non esistendo ancora nessuna che possa essere collocata in zona bianca, considerato l’elevato indice di contagiosità.
Quali sono le restrizioni vigenti dal 16 gennaio al 15 febbraio? Le zone
Nella zona gialla rientrano, per il momento: Trento, Molise, Campania, Basilicata, Sardegna e Toscana. Le regole vigenti sono quasi sempre le stesse. Infatti, anche per la zona gialla, permane il divieto di spostamento dalle 22 alle 5, salvo le esigenze lavorative, di necessità o salute. Si raccomanda, inoltre di evitare spostamenti con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per: esigenze lavorative, di studio, di salute, situazioni di necessita’.
Sono vietati gli spostamenti tra Regioni e Province autonome, salvi i motivi che conosciamo. È, in ogni caso, consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Le differenze reali si registrano nell’apertura dei luoghi di pubblico interesse. Si pensi ai musei che riapriranno dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi. La scuola funzionerà regolarmente, salvo che per le superiori, in cui sarà garantito da un minimo del 50%, fino a un massimo del 75% di lezioni con presenza fisica.
Come detto, bar e ristoranti saranno aperti dalle 5 fino alle 18, dopodiché sarà consentito delivery e asporto fino alle 22 per i ristoranti. Invece, per i bar l’asporto è consentito solo fino alle 18.
Le zone arancioni
Nelle zone arancioni, rientrano: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto. Anche qui sussiste il divieto di spostamento tra Regioni e Province. Inoltre, nell’ambito del territorio comunale, è consentito lo spostamento una volta al giorno, tra le 5 e le 22, nei limiti di 2 persone (oltre ai minori di anni 14 e persone disabili o non autosufficienti conviventi). Infine, sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri.
Le attività di bar e ristorazione, invece, sono sospese ed è consentito solo l’asporto e delivery, fino alle 22 per i ristoranti, fino alle 18 per i bar. Inoltre, i musei resteranno chiusi, ad eccezione di biblioteche e archivi, accessibili solo su prenotazione.
Zone rosse
Zone rosse, al momento, rimangono solo Bolzano, Lombardia e la Sicilia. In questo caso, è vietato ogni spostamento anche all’interno dei comuni, salvo che per le ragioni che si conoscono e che rappresentano eccezioni. È, inoltre, consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Vale poi la stessa regole vigente per la zona arancione, in merito allo spostamento in casa di amici e parenti.
Inoltre, resteranno chiusi tutti gli esercizi commerciali, tranne che per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. L’eccezione, ovviamente, riguarda anche le edicole, i tabacchi, le farmacie e le parafarmacie. Per i bar e ristoranti valgono le stesse regole della zona arancione. Le scuole, invece, restano aperte limitatamente allascuola dell’infanzia, primaria e il primo anno delle medie. Le rimanenti attività didattiche si svolgono a distanza.