Previsioni catastrofiche sul petrolio: perchè?
Il petrolio? Potrebbe arrivare a scendere a 52 dollari al barile secondo alcuni esperti. Ecco perché.
Previsioni catastrofiche sul petrolio
La scorsa settimana il mercato del petrolio ha confermato una delle peggiori settimane degli ultimi anni. In generale però, tutto il 2019, da suo inizio, si è dimostrato piuttosto volatile per il greggio anche a causa delle variabili macroeconomiche globali sempre più imprevedibili. La guerra commerciale e i tweet di Trump che l’hanno fatta riesplodere ne sono un esempio. Ma i problemi del greggio potrebbero non essere finiti qui visto che le previsioni parlano di un livello ben inferiore anche ai 60 dollari.
Le quotazioni del petrolio
Attualmente il petrolio vede un Brent a 68,5 centesimi al barile e un Wti a 57,73 dollari. Ma è proprio su quest’ultimo che si stanno addensando nubi. Infatti le previsioni parlano di una prossima quotazione che potrebbe scendere al di sotto dei 52 dollari. Ovviamente ciò si manifesterebbe qualora venisse confermato il trend ribassista, cosa che, allo stato attuale delle cose è anche probabile. L’OPEC (l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) sta tentando da lungo tempo di sostenere i prezzi attraverso una strategia sul taglio della produzione.
Previsioni catastrofiche sul petrolio. La strategia dell’Opec
Lo scopo? Riuscire a mantenere il livello delle quotazioni per lo meno stabile in vista anche delle possibili carenze derivanti dalle sanzioni imposte dagli Usa all’Iran. Ma anche al fronte sudamericano le cose non sono confortanti. Infatti il Venezuela è in forte crisi economica e sociale e il petrolio potrebbe essere il primo a rimetterci. Il problema con Teheran, però, potrebbe essere anche più grave di quanto inizialmente previsto. Stando a quanto dichiarato dal consigliere per la sicurezza nazionale John Bolto, infatti, i recenti attacchi a quattro navi cisterna al largo della costa degli Emirati Arabi Uniti di Fujeirah all’inizio di questo mese potrebbero essere molto probabilmente opera dell’Iran.
Domanda&Offerta
La dichiarazione di Bolton, che ha anche sottolineato la volontà di Washington di essere prudente nella gestione della situazione, arriva nonostante le ripetute smentite fatte dalle autorità iraniane.
Tuttavia, nonostante le preoccupazioni su un possibile rallentamento della domanda in seguito alle tensioni commerciali internazionali, l’US Energy Information Administration ha confermato che la domanda globale non è ancora diminuita. Le previsioni, infatti, vedono un possibile target di 100 milioni di barili al giorno già da quest’anno.