Pochi sanno come preparare il sugo di pomodoro per sprigionare l’antiossidante nemico di ipertensione e tumori

pomodoro

Il pomodoro oggi è un protagonista assoluto della nostra cucina. Statistiche attestano che ogni anno ne consumiamo circa 35 chili a testa. Eppure, un tempo, il pomodoro non era visto così di buon occhio. Fino al Diciassettesimo Secolo, una certa diffidenza aleggiava attorno a questo nuovo frutto, appena importato dalle Americhe. Voci dicono sia stata l’antenata della pizza napoletana a sdoganare il pomodoro una volta per tutte, rivelando la bontà della sua salsa. Ma il sugo di pomodoro non è soltanto buono. In alcuni casi può anche contenere un nutriente importante per l’organismo: il licopene. Pochi sanno come preparare il sugo di pomodoro per sprigionare l’antiossidante nemico di ipertensione e tumori. Lo vediamo insieme nel seguente articolo, che segue le indicazioni della Fondazione Veronesi.

Pochi sanno come preparare il sugo di pomodoro per sprigionare l’antiossidante nemico di ipertensione e tumori

Spesso sentiamo dire che converrebbe mangiare frutta e verdura crude (o poco cotte) per preservare le loro qualità nutrizionali. Tendenzialmente può essere una buona indicazione, ma non sempre è così. Il caso del pomodoro è l’eccezione che conferma la regola. Il pomodoro contiene licopene, antiossidante appartenente alla famiglia dei carotenoidi che è proprio la causa del suo colore rosso. Ma contrariamente a quanto solitamente avviene, questo antiossidante è ben tanto più assorbibile dal nostro organismo quanto più il pomodoro è cotto. La trasformazione termica, infatti, libera le molecole di licopene contenute all’interno del pomodoro, rendendole meglio assimilabili dal nostro apparato digerente. In sintesi, stando alle indicazioni della Fondazione Veronesi, per sfruttare al massimo il licopene contenuto nei pomodori, questi devono essere cotti, rossi e ben maturi. Un modo ulteriore per massimizzarne il contenuto è accompagnarli con una minima fonte di grasso (per esempio un filo di olio extravergine d’oliva).

Ma quali sono le qualità del tanto osannato licopene, l’antiossidante nemico di ipertensione e tumori?

Le preziose qualità nutrizionali attribuite al licopene

Premettiamo che le ricerche circa le qualità del licopene sono ancora ampiamente in corso. Quindi tutte le ipotesi formulate, benché molto probabili, attendono conferma definitiva da parte della scienza. Al netto di questo, il licopene è un antiossidante a cui viene riconosciuta la qualità di agire contro i radicali liberi. I radicali liberi sono molecole la cui presenza aumenta nel nostro organismo con l’avanzare dell’età, e che danneggiano il DNA cellulare. Riducendo l’azione dannosa dei radicali liberi, il licopene ridurrebbe anche i rischi annessi, legati specialmente a ipertensione e tumori, ma anche molti altri. Tra questi, la Fondazione Veronesi cita: iperplasia prostatica, malattie coronariche, asma (in alcuni casi), scottature solari. Queste proprietà, ad oggi, non sono confermate nell’utilizzo di integratori al licopene. Stando ai dati attuali, i benefici derivanti dal consumo di pomodoro non sarebbero sostituibili con equivalenti farmaceutici.

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