Perché non si deve pagare mai questa fattura di luce o gas appena arriva?

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Perché non si deve pagare mai questa fattura di luce o gas appena arriva? Se arriva a casa una bolletta arretrata di luce o gas, è probabile che non sarà necessario pagarla, almeno tutta. Vediamo il perché.

Se dimenticassimo di pagare una bolletta

Se dimenticassimo di pagare una bolletta, forse perché ci è sfuggito, allora saremmo soggetti al pagamento degli interessi. Gli interessi di mora in genere sono calcolati sul tasso imposto dalla Banca Europea, aumentato del 3,5%. Perciò se il tasso della BCE è proposto al 2%, gli interessi saranno al 5,5% annui.

Fino a qualche tempo fa, pagare in ritardo una bolletta significava subire dei forti interessi. Se la bolletta era di 5 anni prima, gli interessi ammontavano ad oltre il 25%, diciamo un piccolo salasso. Passati 5 anni, la bolletta andava per legge in prescrizione e non c’era più verso di reclamarne il pagamento da parte del gestore del servizio.

Perché non si deve pagare mai questa fattura di luce o gas appena arriva? Nuovi termini di prescrizione

I termini per il pagamento delle bollette con delibera ARERA n. 97 del 2018, sono stati abbassati da 5 a 2 anni. In pratica se la fattura non viene chiesta entro due anni dall’emissione, non sarà più possibile domandarne un valido pagamento.

Nel caso perciò si trattasse di una fattura che concerne un consumo di tre anni fa, basta comunicare al gestore l’eccepimento della prescrizione. Ovvero, essendo passati più di due anni, la fattura non è più valida, come previsto dalla prescrizione breve con delibera di cui sopra.

In questo modo l’operatore emetterà nuovamente la fattura, calcolando al massimo i due anni di arretrati, non raggiunti questi dalla prescrizione, piuttosto che tutto il periodo di presunta mora.

Che cosa fare se arrivasse una fattura arretrata?

Se questa avesse più di due anni di mancato pagamento, allora bisogna eccepire la prescrizione e pagare solo gli importi che riguardano gli ultimi due anni.

Per eccepire la prescrizione è necessario inviare al gestore una lettera scritta, raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure scrivere tramite posta certificata (PEC).

Con la nuova delibera dunque il tasso di mora non si allontanerà da circa il 10%.