Perché adesso tutti gli occhi sono puntati su questo indice che potrebbe decidere delle sorti di Piazza Affari

Nasdaq

Sui mercati sale un po’ di preoccupazione. La Borsa americana da qualche seduta è in difficoltà. Dei 3 indici, il Nasdaq è quello che più sta soffrendo. Il calo di giovedì ha preoccupato gli investitori. I prezzi dell’indice tecnologico dopo un anno e mezzo di rialzi record, da qualche settimana sta mostrando la corda. L’andamento di Wall Street, e del Nasdaq in particolare, avranno dei riflessi sulle Borse europee. Né l’inflazione né Omicron ma un’altra causa venerdì ha mandato a picco le Borse europee e Piazza Affari, il Nasdaq. Ecco perché adesso tutti gli occhi sono puntati su questo indice che potrebbe decidere delle sorti di Piazza Affari.

Il Nasdaq ha iniziato una corsa folle a marzo del 2020 dopo il crollo dei mercati a seguito dello scoppio della pandemia. Il 22 novembre, l’indice ha segnato il massimo assoluto a 16.212 punti. Dal marzo 2020 al novembre 2021, i prezzi sono saliti di quasi il 150%, ma da due mesi le quotazioni sono in fase calante. Oggi i prezzi si trovano attorno a 14.800 punti. Dal massimo di novembre a oggi il calo è stato di circa il 9%. Gli analisti sanno che un ribasso del 10% è una correzione fisiologica, specialmente dopo una corsa al rialzo del 150% in 20 mesi.

Se gli investitori professionali riterranno sufficiente un calo del 10%, allora riprenderanno gli acquisti e i prezzi torneranno a correre. In caso contrario per il Nasdaq si apriranno due strade. Una strada è quella di un lungo movimento laterale. Oppure l’indice tecnologico potrebbe iniziare una nuova fase discendente che riporti i prezzi a valori convenienti.

Perché adesso tutti gli occhi sono puntati su questo indice che potrebbe decidere delle sorti di Piazza Affari

Questa settimana sarà cruciale per capire quale scenario si prospetta per Wall Street. L’andamento del mercato azionario americano avrà riflessi importanti anche sulle Borse europee e non è detto che questi siano negativi. Anzi, si potrebbe assistere a un travaso di capitali dalle Borse USA, care, e quelle europee, più convenienti. E tra i listini europei con i prezzi più convenienti c’è Piazza Affari.

L’indice maggiore di Piazza Affari, il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), venerdì ha chiuso in calo dell’1% e i prezzi hanno terminato a 27.543 punti. Questo livello non è troppo lontano dalla soglia psicologica dei 28.000 punti, ma dista oltre l’80% dal massimo realizzato dall’indice a marzo 2000. Quindi il nostro listino ha un ampio margine di crescita.

Dopo 4 settimane al rialzo, la Borsa di Milano ha chiuso l’ultima ottava con un risultato negativo. Tuttavia l’indice rimane ancora sopra la trendline che sostiene il rialzo da novembre 2020. Questa linea passa per i minimi della settimana del 2 novembre 2020 e di quella del 19 luglio dello scorso anno. Finché l’indice Ftse Mib si manterrà sopra i 26.800/27.000 punti, i prezzi saranno in trend rialzista. Invece, se l’indice maggiore di Piazza Affari dovesse scendere sotto questa quota, i prezzi caleranno a 26.500 punti e probabilmente fino a 26.000 punti.

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