Come detto altre volte, non solo frutta e verdura, ma anche ogni formaggio ha la sua stagione. Lo stesso avviene per il pesce che ha la sua stagionalità con alcune specie che, in primavera, dovremmo preferire ad altre. Tenendo conto anche dei proverbi secondo cui non si dovrebbe comprare pesce il lunedì e considerando le tecniche per capire se quello in vendita sia fresco.
Ogni pesce ha la sua stagione e per la stanchezza fisica in primavera sono questi i 7 pesci che dovremmo inserire nella nostra dieta. Considerando anche gli alti valori nutrizionali di questo alimento che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole e non solo il venerdì di magro.
La scelta influisce anche sulla qualità del piatto
Il primo di questi pesci è la leccia, che è un pesce azzurro che è diffuso anche nel Mar Mediterraneo. Da ricordare che 100 grammi di leccia apportano, più o meno, 135 calorie, quasi tutte proteine di qualità elevata. È un pesce che si riproduce proprio a primavera e viene pescato in questa stagione, oltre che in estate. È anche una fonte di grassi cosiddetti buoni. Quindi, è un pesce adatto per la salute cardiovascolare.
Il granchio è uno dei crostacei più prelibati. Grazie alla presenza di acidi grassi omega 3, mangiare granchio potrebbe avere benefici sul cuore e su stanchezza fisica e depressione. Non solo. Ha quasi la stessa quantità di proteine presenti in un etto di carne, ma con la differenza di non avere stessi livelli di grassi saturi. Offre anche benefici per il sistema immunitario.
Per la stanchezza fisica in primavera sono questi i 7 pesci che dovremmo comprare per fare il pieno di proteine di qualità elevata e vitamine A, B, C e D oltre che di Omega 3 e non solo
La gallinella ci accompagna dalla primavera all’estate. È fonte non solo di proteine, ma anche di vitamina A e D. Rispetto all’inverno, è da marzo in poi che si pescano esemplari con una carne dal gusto più delicato. Ha calcio e fosforo che proteggono la salute di ossa e denti e ha potassio che riduce il rischio cardiovascolare.
Dentice e spigola o branzino sono altri pesci che non dovrebbero mancare nei nostri piatti primaverili. Il primo, tra le altre proprietà, è ricco di vitamine A, B e D, oltre che di omega 3 e fosforo. La spigola è un pesce magro, ideale per chi sta seguendo una dieta con poche calorie. Ha anche potassio, perfetto contro l’ipertensione.
Anche acciughe, dette anche alici, sono una fonte di proteine di alta qualità e omega 3. Questo pesce garantisce anche la riboflavina, che è una vitamina del gruppo B, così come calcio, ferro, fosforo e selenio.
Infine, il settimo pesce da cucinare in primavera è lo scorfano. Perfetto per chi sta facendo una dieta, è ricco di proteine e di molti minerali.