Pensione anticipata per le madri lavoratrici: ecco le novità

pensione

Le lavoratrici con figli avranno diritto ad andare prima in pensione per effetto di alcune misure governative che intendono agevolarle. Perché sia possibile accedere a questa forma di agevolazione, sono necessari alcuni requisiti che nelle prossime righe vi illustreremo.

Come funziona l’agevolazione e cosa prevede

Pensione anticipata per le madri lavoratrici: ecco le novità che riguardano numerose madri che si dividono tra gli impegni professionali e la famiglia. Si tratta di una agevolazione di tipo anagrafica e non contributiva che spetta ad alcune categorie di madri lavoratrici. Questo è quanto prevede l’art. 1, comma 4 lett. C, della legge 335/1995 che consente di avvicinare il traguardo del pensionamento di diversi mesi. Secondo quanto stabilisce la legge, il riconoscimento anagrafico offre l’opportunità di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro secondo quanto segue:

  1. 4 mesi di anticipo per ogni figlio;
  2. tetto massimo cumulabile di 12 mesi di anticipo.

Come sappiamo, ad oggi, i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia prevedono un’età di 67 anni ed un accumulo contributivo di almeno 20 anni. Grazie alla nuova agevolazione, sarà possibile anticipare il momento del pensionamento finanche a 12 mesi concedendo il collocamento in quiescenza dal 66° anno di età.

Pensione anticipata per le madri lavoratrici: ecco le novità e cosa prevede il trattamento

Il sistema prevede che, oltre al cumulo dei 20 anni, il sistema di calcolo venga determinato su base interamente contributiva. Questo significa che, sulla base di quanto proposto dalla legge, la condizione di anzianità prevede il possesso di: un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995, oppure, a 15 anni con almeno 5 anni successivi al 1995. Facendo alcuni calcoli, risulta evidente che tale forma di anticipo converrebbe in particolare alle madri che hanno la più parte della contribuzione successiva all’anno 1996. Questo perché l’agevolazione rischierebbe di penalizzare piuttosto che agevolare. Per tale ragione, è sempre bene operare la giusta analisi relativamente al proprio caso.

Una alternativa per andare prima in pensione è possibile

Chi non rientrasse nei requisiti indicati e volesse ugualmente accedere ad una forma di anticipo, potrebbe considerare anche la soluzione dell’Ape sociale. Questa forma di assegno-ponte consente ad alcune categorie di lavoratori di accedere alla pensione a partire dal 63° anno di età. Per ulteriori approfondimenti sulla misura è possibile leggere l’articolo qui.