È possibile aver paura dei piedi? Sembra proprio di si ed è un problema molto più comune di quanto si possa credere.
Paura dei piedi, non una semplice stranezza: si tratta di podofobia, termine che deriva dal greco πούς, ποδός “piede” e φόβος “panico, paura” e rientra fra le fobie specifiche.
Cosa sono le fobie specifiche?
Nel DSM-5 (il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) la fobia specifica è inclusa tra i disturbi d’ansia. È definita come una paura intensa, duratura e persistente verso uno stimolo specifico senza reali condizioni di pericolo che la giustifichino. Altri sintomi? Può aumentare la sudorazione, si può avvertire un senso di soffocamento, tachicardia, fino ad arrivare a nausea, vertigini o addirittura svenimenti. Si tratta di un’emozione talmente forte e negativa che la persona che ne è afflitta tende a evitare tutte le situazioni associate alla paura. Si finisce così per trovarsi in una vera e propria trappola. Un circolo vizioso di fughe che può diventare paralizzante al punto da limitare abilità sociali o lavorative nonché l’autonomia personale. Ne è colpito fino all’undici per cento della popolazione.
Tra le fobie più note conosciamo l’agorafobia, la paura degli spazi aperti, l’aracnofobia, la paura dei ragni, la claustrofobia, la paura dei luoghi chiusi. A fianco a queste ne esistono di più insolite come la caligynefobia, il terrore smisurato per le belle donne e la philematofobia, una fortissima paura dei baci. O per l’appunto la podofobia.
Cos’è la podofobia e come affrontarla
Rispetto ad altre fobie specifiche la podofobia è quella di più difficile gestione. Difatti se in altre situazioni è facile trovare strategie per evitare lo stimolo fobico, ad esempio usare le scale piuttosto che l’ascensore, in questo caso è complesso. Chi soffre di podofobia infatti non tollera la vista non solo dei propri piedi, ma anche di quelli altrui. Come evitare di mostrare i propri piedi o vedere quelli degli altri in estate, magari in spiaggia? O spiegare al proprio compagno che si preferirebbe non togliesse i calzini in intimità? O andare in piscina? E soprattutto come evitare di guardare i propri piedi?
Peraltro chi soffre di questo disturbo, non solo non tollera la vista dei piedi, ma non sopporta neanche che gli altri guardino o tocchino i loro piedi. Pur di non incorrere nel rischio che si presentino situazioni simili potrebbe evitare i rapporti sociali fino a sviluppare una fobia sociale. Nelle situazioni più gravi si può arrivare addirittura a non riuscire a cambiare i calzini o non togliere le scarpe con conseguenti problemi di natura igienico-sanitaria.
Le cause possono essere diverse, da traumi infantili e non, a problemi di natura ereditaria intesa come trasmissione familiare inconscia di paure e fobie. Alcuni ritengono anche possano essere coinvolti fattori genetici.
Esiste la paura dei piedi, non una semplice stranezza, ma una vera fobia. Se guardando i piedi propri o altrui si prova paura o disgusto, si potrebbe soffrire di podofobia.
Qualsiasi sia la causa la buona notizia è che un problema che può essere risolto. In alcuni casi potrebbe essere necessario un supporto farmacologico per la gestione e il contenimento dell’ansia. La psicoterapia invece sarà in ogni caso la migliore strada da seguire, a patto però che si scelga come professionista un esperto psicoterapeuta.