Occupazione americana: previsioni

Quali previsioni per l’occupazione americana?

Tra i dati macro di maggior rilievo previsti per la giornata di oggi, senza dubbio un particolare interesse ricopre quello riguardante il report sull’occupazione di gennaio.

Le previsioni

Le proiezioni parlano di una conferma del tasso di disoccupazione al 3,9%, il minimo da quasi 50 anni a questa parte. Per quanto riguarda il numero dei nuovi occupati nel settore non agricolo le previsioni oscillano da un +165mila a a un +183mila unità. Interessanti anche i numeri del salario medio ad ora. In questo caso si guarda ad un rialzo dello 0,3%.

Le stime di dicembre hanno permesso di avere un quadro estremamente ottimistico sul mondo del lavoro statunitense. Anche per questo in molti avevano temuto una FED particolarmente aggressiva sul fronte dei tassi di interesse. Paura che poi si è rivelata infondata.

La situazione a dicembre

Ad ogni modo, numeri alla mano il tasso di disoccupazione di dicembre è arrivato al 3,9%, leggermente oltre le previsioni, ferme al 3,7%. Ma il dato che ha dato il via all’entusiasmo è stato quello riguardante le nuove buste paga nei settori non agricoli. In questo caso le previsioni di 184mila unità sono state ampiamente battute dalle cifre effettive. Il risultato finale, infatti, è stato di 312mila.

Occupazione americana con salari in aumento

A questo si aggiungano anche i salari in aumento, altro fattore positivo. Per la precisione si parla di un aumento di 11 centesimi rispetto al mese precedente. In altri termini: 27,48 dollari all’ora. Contando quest’ultimo progresso, il saldo sul fronte degli stipendi 2018 si aggira intorno ad un +3,2%.

L’importanza del documento

Inizialmente si era tenuto che, a causa dello shutdown il report sull’occupazione americana non potesse essere compilato e pubblicato in tempo. Infatti, a causa del bollo delle attività di molti uffici, diversi dati macro e moltissimi eventi, tra cui anche il famoso discorso sullo stato dell’Unione, sono stati rimandati. Invece l’agenzia governativa preposta alla rilevazione, Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti è stato interamente finanziato per continuare la raccolta per il settore occupazionale durante tutto il periodo dello shutdown. Quattro settimane che hanno segnato un record storico.

Incognita shutdown

Questo perché il documento rappresenta un elemento troppo importante per tastare il polso della situazione  dell’occupazione americana e quindi dello stato dell’economia. Soprattutto dopo il boom di dicembre e le minacce di una rallentamento della crescita a livello globale. Il tutto senza contare il già citato shutdown e le ripercussioni che avrebbe sullo stato del settore lavoro. infatti a causa dello stop alle attività governative 800mila lavoratori sono stati costretti a restare a casa senza stipendio. Nel caso peggiore, però, molti hanno invece dovuto continuare a lavorare senza una busta paga.