Non sottovalutiamo questo comune sintomo perché potrebbe nascondere una seria malattia polmonare

polmoni

A volte il corpo ci dà dei segnali che non sappiamo interpretare bene. Piccoli sintomi, che tendiamo a sottovalutare. Il problema è che così facendo rischiamo di peggiorare la situazione, soprattutto se abbiamo qualche condizione pregressa.

Quindi, la cosa fondamentale da fare quando abbiamo un sintomo è di rivolgerci al medico. Lui capirà quale può essere il problema e ci indicherà le analisi più adatte da fare. Ed una volta individuato il problema, potremo seguire i consigli che ci darà per migliorare la situazione.

È importante rivolgersi al medico perché alcuni sintomi sono davvero complessi da capire. Ad esempio, la voglia di mangiare cibi non nutrienti può indicare una seria carenza di ferro. Ma ci sono anche sintomi meno bizzarri e più comuni, come gli occhi rossi. Purtroppo anche questi potrebbero essere l’anticamera di una grave malattia.

Oggi vediamo un altro segnale piuttosto frequente ma che potrebbe indicare qualcosa di grave. Non sottovalutiamo questo comune sintomo perché potrebbe nascondere una seria malattia polmonare.

Il disturbo

Può succedere a volte che ci troviamo con il fiato corto, e un po’ di difficoltà a respirare. Soprattutto dopo un po’ di attività fisica, ci sentiamo a corto d’aria. Potrebbe essere normale, oppure può indicare un po’ di asma. In questo periodo poi è meglio farsi un tampone, per escludere la possibilità di Covid.

Purtroppo questo primo sintomo potrebbe segnalare la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Si tratta di un serio disturbo dell’apparato respiratorio, che porta, oltre alla difficoltà a respirare, anche una forte tosse con catarro e ad infezioni polmonari. Si tratta di un disturbo potenzialmente letale e che va combattuto il prima possibile.

Non sottovalutiamo questo comune sintomo perché potrebbe nascondere una seria malattia polmonare

Ci sono vari fattori di rischio che possono portare alla broncopneumopatia. Il principale è il fumo, sia attivo che passivo, che è responsabile di circa 9 casi su 10. Ma anche l’inquinamento e la genetica portano dei rischi seri. Ad esempio, un disturbo genetico che può portare alla broncopneumopatia è il deficit di alfa-1-antitripsina, di cui abbiamo parlato in un articolo precedente.

La broncopneumopatia cronica ostruttiva va combattuta innanzitutto smettendo di fumare, se quella è la causa. E poi bisogna seguire la combinazione di farmaci che ci è prescritta dal medico, senza provare assolutamente a curarci per conto nostro.

Se il problema diventa cronico si possono seguire dei programmi per la riabilitazione, che permettono al paziente di riprendere una vita quasi normale. Grazie a questi programmi è possibile ricominciare a fare attività fisica.