Prende corpo quanto annunciato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi in linea con la politica nazionale energetica. Che oltre ad affrontare la transizione energetica e il caro bollette, deve fare i conti con la possibile interruzione del gas in arrivo dalla Russia. E cioè alla possibilità non remota che ci troviamo con il 40% di gas in meno.
Il Decreto
Con apposito decreto (17 del 1° marzo 2022) il Governo ha definito le misure utili a semplificare la diffusione delle rinnovabili. Nello specifico sono previste «semplificazioni per l’installazione» delle stesse. Infatti, l’installazione sarà considerata «intervento di manutenzione ordinaria e non è subordinata all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso». Un modo per accelerare e spingere l’utenza ad adoperarsi a fronte dell’impennata dei prezzi dell’energia e delle previsioni a medio lungo termine tutt’altro che rosee.
Non sono più necessari «permessi» e «autorizzazioni» per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, via al decreto
Importante anche la funzione dell’ARERA. L’Autorità provvederà «ad annullare, per il secondo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze […] in bassa tensione con potenza fino a 16,5 kW». Lo stesso discorso varrà per le «utenze con potenza pari o superiore a 16,5 kW per usi di illuminazione pubblica o ricarica di veicoli elettrici». Avremo anche una riduzione dell’IVA nel settore gas per uso civile e domestico con un’aliquota decisa al 5%.
Rafforzamento bonus
Il decreto tanto atteso per tentare di sollevare almeno di poco l’affanno di molte famiglie e imprese contiene anche un «rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas». I destinatari sono i clienti economicamente «svantaggiati» o «in gravi condizioni di salute».
Queste alcune delle misure previste a favore soprattutto delle famiglie. Altre forme di aiuto sono previste dal medesimo decreto per le imprese e per il settore dell’autotrasporto. Inoltre, la disposizione prende in carico anche la possibilità di installare il fotovoltaico in area agricola. La condizione da rispettare riguarda la «superficie complessiva che non deve essere superiore al 10% della superficie agricola aziendale».
Disco verde per le rinnovabili
Alla luce dei dati di contesto, vale la pena considerare l’investimento nel settore delle rinnovabili per la propria abitazione o azienda. Difatti non sono più necessari «permessi» ma neanche «autorizzazioni» per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, via al decreto che è consultabile online e di facile comprensione.