L’indice Nikkei 225 è stato certamente molto sacrificato negli ultimi 12 mesi e per la verità anche prima.
Se andiamo a vedere l’andamento complessivo dell’economia nipponica non troviamo però dati così negativi come quelli espressi dagli indici locali.
Per intenderci, i dati tedeschi sono molto ma molto più preoccupanti, eppure il DAX gode di migliore considerazione.
Si sa che prima o poi le Borse pareggiano i conti con i dati dell’economia reale.
Certamente è indubitabile che per ora il Nikkei 225 “è ancora da considerare in una fase laterale ribassista e quindi da accumulare a poco alla volta”.
Recrudescenze ribassiste importanti, specie se dovesse nuovamente peggiorare il quadro borsistico globale non sono certo ancora da escludere.
Ragionamento che vale per tutti gli indici azionari ma prioritariamente per quelli che da anni sono considerati meno appetibili.
Eppure, dicevamo, i dati macroeconomici non sono da buttare.
Tabella dati macroeconomici del Giappone di giornata
Partendo dal presupposto di una stagionalità estiva non favorevole sono stati pubblicati dati incoraggianti.
JPY | Indice Reuters Tankan (Ago) | -4 | 3 | ||||
JPY | Saldo della bilancia commerciale destagionalizzata | -0,13T | -0,15T | -0,03T | |||
JPY | Esportazioni (Annuale) (Lug) | -1,6% | -2,2% | -6,6% | |||
JPY | Importazioni (Annuale) (Lug) | -1,2% | -2,7% | -5,2% | |||
JPY | Saldo della bilancia Commerciale (Lug) | -249,6B | -200,0B | 589,6B |
Detto che il – 4 dell’indice Tankan per ora lo consideriamo fattore stagionale, partiamo da un dato negativo, quello della bilancia commerciale, per arrivare a una considerazione positiva.
Qual è l’altra grande nazione dove il Presidente si sta sbattendo in ogni modo per contrastare una bilancia commerciale eccessivamente (a suo dire) negativa ?
Ebbene sono gli Stati Uniti. Quegli USA che stanno vivendo un ciclo economico virtuoso che passerà alla storia per i suoi record ripetuti e prolungati.
Come può dunque essere in vera crisi una nazione i cui abitanti possono permettersi di acquistare in così grande quantità prodotti stranieri?
E in effetti i dati di import ed export confermano, sia rispetto alla attese che ai dati precedenti, un forte trend di risalita.
Ancora col segno meno.
Ma segno negativo sempre più esiguo!
Nikkei 225 alla riscossa
Tutto questo per arrivare alla conclusione che l’indice Nikkei 225 è certamente da sovrappesare in un portafoglio globale.
Asset allocation che però al momento deve essere almeno per il 50% in liquidità perché quello attuale per ora rimane un rimbalzo che non esclude affatto qualche nuovo piglio ribassista.
E nel caso anche il Nikkei 225 pagherà dazio.
E lì andremo a completare le posizioni.
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