Muffa, batteri e marciume attaccano i carciofi in piena terra se non irrighiamo e concimiamo correttamente ma attenzione anche a lattughe e cicoria

carciofi

La coltivazione del carciofo è tanto impegnativa rispetto agli altri ortaggi. I carciofi hanno una stagione vegetativa molto lunga che dura dall’autunno alla primavera. È una pianta perenne che va a riposo all’inizio dell’estate, quindi per pochi mesi. La sua qualità varia a seconda delle zone in cui avviene la coltivazione, che richiede orti grandi. Le carciofaie necessitano di spazio e aria. Il gelo e le malattie sono i nemici principali. Per proteggere le colture sono necessari terreni con una buona acidità e diverse cure preventive. Muffa, batteri e marciume attaccano le piante e per difenderle è necessaria molta attenzione.

Coltivazione primaverile

Possiamo coltivare il carciofo ad aprile tramite la messa a dimora dei carducci, cioè i germogli prelevati dalla pianta madre. Per questo tipo di coltivazione, il pH del terreno ha minore importanza, ciò che conta è la capacità che hanno i germogli di mettere radici. Piantarli è semplice, basta pressare per bene il terreno e irrigare per dare stabilità alla pianta. Il terreno deve comunque essere fertile e se necessario occorre arricchirlo con compost maturo. Il carciofo ha bisogno di spazio, quindi tra una pianta e l’altra è meglio lasciare almeno un metro di distanza. Per avere la moltiplicazione della pianta, il momento cruciale è la radicazione.

È necessario ricorrere a un ormone per talea verde, di cui la pianta dovrà essere coperta dopo l’irrigazione. Questo tipo di coltivazione può essere fatta anche in vaso. I vasi devono essere spaziosi ed è preferibile utilizzare il terriccio universale. L’esposizione non dove essere in pieno sole e per evitare le malattie dobbiamo ricorrere a trattamenti preventivi.

Muffa, batteri e marciume attaccano i carciofi in piena terra se non irrighiamo e concimiamo correttamente ma attenzione anche a lattughe e cicoria

Per fare in modo che le piante non si ammalino, possiamo ricorrere a un trattamento di prevenzione con un macerato ricco di silicio e minerali come l’equiseto. Contro muffa e batteri è un prezioso alleato perché rinforza i tessuti. Non dobbiamo effettuare una irrigazione a spruzzo, ma dobbiamo fare in modo che a bagnarsi sia solo il terreno. La concimazione deve essere misurata soprattutto se utilizziamo prodotti naturali ricchi di potassio, che sono utili per la prolificazione. E dobbiamo stare attenti alle rotazioni. I carciofi potrebbero subire danni se vengono piantati in un terreno in cui l’anno prima sono state coltivate lattughe o cicorie.

La peronospora che colpisce le lattughe è uno dei nemici principali dei carciofi, le cui foglie possono essere colpite e macchiate definitivamente. In seguito si presenta la muffa bianca, soprattutto quando non rispettiamo la distanza giusta tra le file e creiamo una coltivazione troppo fitta. In casi simili, un’intera coltivazione potrebbe andare persa. La prevenzione è fondamentale per tenere alla larga i pericoli che causano l’avvizzimento, la prolificazione tramite i germogli è redditizia ma tutt’altro che semplice.

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