La crisi economica derivante dalla pandemia in atto ha messo in grave difficoltà milioni di famiglie italiane. Il nostro Paese, infatti, non si era ancora completamente ripreso dalla precedente congiuntura economica negativa. Molte aziende lamentavano una situazione produttiva ancora insoddisfacente ma guardavano al futuro con speranza. Le difficoltà del 2020 hanno invece causato una nuova crisi con gravi conseguenze anche a livello occupazionale. Alcune imprese hanno chiuso e licenziato il personale, altre sono costrette a ricorrere alla Cassa Integrazione per i dipendenti. Tanti lavoratori autonomi hanno visto azzerarsi i propri guadagni. Per i disoccupati le possibilità di trovare una nuova occupazione sono sempre più ridotte. Insomma, il Paese sta vivendo un vero tracollo dei salari e tantissime famiglie devono ricorrere ai pochi redditi certi ancora esistenti. Non è quindi un’esagerazione affermare che molti italiani campano con la pensione del nonno.
I dati dell’ISTAT
Secondo una recente analisi dell’Istituto di statistica, la presenza di un pensionato nel nucleo familiare riduce sensibilmente il rischio povertà. Infatti, quasi otto milioni di famiglie sarebbero sotto la soglia di povertà senza le pensioni dei nonni. Addirittura, per circa 7 milioni e 400mila famiglie italiane questi redditi superano il 75% dei redditi familiari. Per il 22% il reddito INPS delle vecchie generazioni rappresenta l’unica fonte di reddito e sostentamento. Per i pensionati, però, la situazione non è certo facile e tante famiglie rischiano di non sostenere più le normali spese quotidiane. Il 36% dei pensionati italiani, infatti, percepisce meno di 1.000 euro lordi. E un terzo di questi non supera la soglia di 500 euro. Solo un quarto delle pensioni pagate dall’INPS supera quota 2.000 euro mensili. Insomma, molti italiani campano con la pensione del nonno ma la situazione non è sostenibile a lungo termine.
Molti italiani campano con la pensione del nonno
In un recente articolo abbiamo analizzato come buona parte dei beneficiari del reddito di cittadinanza intenda ora richiederne il rinnovo. I sussidi dell’INPS, infatti, consentono a tante famiglie di non gravare unicamente sulle pensioni di nonni e genitori. Le quali sono spesso appena sufficienti a garantire un’esistenza dignitosa ai titolari. Se poi la pensione che sostiene la famiglia è intestata ad una donna la situazione rischia di essere ancora più grave. Almeno una pensionata su quattro riceve una pensione della fascia più bassa. Ovvero meno di 7mila euro lordi annui. Una cifra che ben difficilmente potrà consentire il sostegno ad un’intera famiglia allargata per un periodo di tempo prolungato.