Misurare la crisi con le vendite dei rossetti e dei mascara

mascara

Misurare la crisi con le vendite dei rossetti e dei mascara ai tempi del coronavirus è possibile. Non è vero che in tempo di crisi scendono le vendite dei cosmetici. Anzi è l’esatto contrario. Quelle dei rossetti di solito si alzano. Ma da quest’anno le cose cambiano. La crisi da coronavirus sta mutando anche questo parametro del paniere di indicatori da monitorare per i propri investimenti. La tensione economica non si misurerà più col lipstick index, ma probabilmente col mascara index. Vediamo perché con l’aiuto degli esperti di ProiezionidiBorsa.

Cosa c’entrano le vendite dei rossetti con l’economia

Leonard Lauder, presidente della maison di cosmetici Estée Lauder, descrisse lo scoppio della “bolla internet” e la crisi del 2001, facendo notare che le vendite dei rossetti in quei giorni erano aumentate dell’11%. Perché, nei momenti difficili, per le donne i cosmetici sono essenziali, sono una iniezione di energia di cui hanno fortemente bisogno per affrontare con coraggio varie avversità. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il governo inglese spese 1000 sterline per rifornire le donne al fronte di rossetti, mentre gli uomini ricevettero del tabacco. Misurare la crisi con le vendite dei rossetti e dei mascara è, dunque, una cosa davvero seria.

Con la pandemia il fascino è oculare

Nel 2010 gli economisti rivolsero l’interesse allo smalto, suggerendo di costruire dei nail index. Ma, ai giorni d’oggi, le cose stanno diversamente. Col coronavirus, abbiamo imparato a convivere non solo col lockdown, che ha portato la chiusura di tutte le attività ricreative ad alta concentrazione di pubblico (discoteche, teatri, stadi, palestre e cinema). Ma ci siamo adattati anche alle mascherine sul viso. Un vero flagello per l’epidermide del viso e anche per le labbra, dove i rossetti non indelebili per lo più si squagliano o si ‘lessano’.  Il fascino femminile, insomma, può essere emanato solo dalla zona perioculare.

Misurare la crisi con le vendite dei rossetti e dei mascara

Dunque, gli economisti hanno cominciato ad elaborare nuovi indici, uno dei quali denominato ‘mascara index’ che osserva le vendite dei principali player mondiali quotati in Borsa. Ne fanno parte big come l’Oreal e Shiseido. A proposito, lo sapevate che il 65% del make-up mondiale è made in Lombardia? Viene prodotto tra Cremona, Bergamo e la Brianza. I principali produttori di mascara, profumato “catrame” che ci spalmiamo sulle ciglia si trovano, per la precisione, nel polo del make-up di Crema.

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