Il fondo americano Oaktree con un aumento di capitale da 100 milioni a breve entrerà nell’assetto azionario di Mbe Worldwide, proprietaria del marchio Mail Boxes Etc (Mbe). Con questa operazione finanziaria il fondo americano Oaktree dovrebbe acquisire quasi il 50% delle azioni societarie.
Da aprile 2019 la famiglia Fiorelli che controlla il marchio stava cercando nuovi soci per dare slancio al marchio storico dedito al business con servizi di micro-logistica e per dotarsi di risorse per lo sviluppo internazionale.
Negli anni Novanta la concorrenza a Poste Italiane
Mail Boxes Etc nei primi anni 90 entra in concorrenza al monopolio delle Poste (MIL:PST) tramite un sistema di affiliazione come il franchising.
Al fondo americano Oaktree piace l’italiano
Il fondo americano Oaktree non è nuovo a mettere gli occhi sui prodotti italiani. Lo scorso anno ha preso Cebat,società specializzata in impiantistica, interconnessione, manutenzione e sviluppo di linee di distribuzione elettrica. Poi è toccata la volta del 40% della società genovese Costa Edutainment, attiva nella gestione di parchi di intrattenimento ed educazione scientifica .
Il fondo americano Oaktree ha investito anche nella moda con Magital-Cruciani e Caraggi, nella viticoltura Azienda agricola Caprai. Andando indietro nel tempo ha comprato Banca Lecchese e Conbipel, ancora presente in portafoglio.
La voglia espansionistica in Italia non è finita con l’ingresso in Mbe Worldwide, proprietaria del marchio Mail Boxes Etc (Mbe). Nel mirino ora la Sator Immobiliaresgr, la società di gestione di fondi immobiliari del Gruppo Sator,
Chi è Mbe Worldwide
E’ americana Mbe Worldwide con radici in California, ma oggi a tutti gli effetti italiana visto che è posseduta da un azionista italiano. E’ presente in ben 30 Paesi del mondo al di fuori degli Stati Uniti e conta oltre 500 centri affiliati. Fanno parte della galassia Mbe Worldwide AlphaGraphics e PostNet portando il network a 2.500 centri servizi in 44 Paesi, con un fatturato aggregato 2018 di circa 861 milioni di euro, di cui l’85% grazie alle PMI e agli studi professionali.
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