Quando la poesia s’intreccia con la delicatezza, ecco che, in un vortice di colori e sfumature, viene fuori un fiore eccezionale.
In un tripudio di bellezza, fascino e mistero, questa pianta, anno dopo anno, conquista sempre più consensi di pubblico. Cresce, infatti, il numero di chi la desidera in casa.
Se l’idea è quella di avere già da oggi piante belle, profumate e colorata per decorare il nostro balcone durante tutto l’autunno, allora meglio scegliere questa pianta dai petali bianchi che renderà speciale anche il balcone più piccolo e stretto.
Per chi ama le cosiddette “bulbose”, invece, non può farsi scappare queste 3 piante eccezionali, da coltivare ora.
Infine, chi è stanco dei classici fiori da posizionare ai margini del balcone o al centro del giardino, può scegliere la varietà di garofano che la Redazione intende mostrare in questo articolo.
Lo chiamano garofano dei poeti e tutti dovrebbero averlo a settembre perché regala fiori spettacolari
Il garofano dei poeti, scientificamente dianthus barbatus, è davvero una sorpresa tutta da scoprire. É facile da coltivare e ha la capacità di autoriprodursi.
Di questa pianta meravigliosa ne avevamo già parlato in primavera, periodo in cui la fioritura cominciava a dare i suoi frutti.
Il periodo autunnale, invece, rappresenta il momento giusto per procedere con la semina.
Questa pianta ornamentale è originaria dell’Europa centrale e meridionale ed è una pianta erbacea perenne. I suoi fiori, che vanno dal bianco al rosso, passando per tutte le sfumature del rosa, si presentano raccolti in mazzetti. Per questa caratteristica, la pianta è particolarmente indicata per decorare gli ambienti esterni in modo pratico e veloce.
Può raggiungere anche i 25 cm d’altezza ed è un vegetale che ama il sole. Tuttavia, è opportuno lasciarlo in una zona di mezz’ombra per evitare di farlo appassire, soprattutto in estate.
Per chi ha la fortuna di averlo già in casa, potrà godere ancora per qualche settimana dei suoi colori mozzafiato. Difatti, l’abbondante fioritura parte a marzo e termina a ridosso dell’autunno.
In inverno
Attenzione, però, a non farsi ingannare dalle stagioni. Il garofano dei poeti resiste bene anche al freddo. Dunque, seminarlo ora è gioco da ragazzi. Nel giro di poche settimane potremmo già scorgere le prime foglioline. A questo punto, la pianta andrà trapiantata in vaso più grande.
Chi vuole coltivare questa specie tramite, invece, la talea, dovrà tagliare un rametto della pianta stessa e piantarlo nel terriccio universale con un misto di sabbia e torba. Per quanto riguarda l’irrigazione, questa pianta non ha bisogno di particolari cure. In inverno, infatti, può bastare l’acqua piovana. Ciò che è importante, invece, è eliminare eventuali ristagni d’acqua.
Dunque, lo chiamano garofano dei poeti e tutti dovrebbero averlo a settembre perché regala fiori spettacolari.
L’origine del nome
Sull’origine del suo nome le ipotesi sono tante. La versione più plausibile si basa sul nome botanico del garofano, che è “dianthus”. La varietà dei poeti, invece, si dovrebbe identificare con il termine “barbatus”. L’unione di queste due parole, in greco, significa fiore di Giove. Nell’antichità questo fiore veniva associato al simbolo della poesia e della fedeltà.