La sempre maggiore richiesta di trasporto sulle due ruote è una delle conseguenze delle pandemia. Le persone, infatti, laddove possibile preferiscono un mezzo alternativo ai trasporti pubblici che potrebbe essere una fonte di contagio a causa dell’elevato numero di utenti.
La domanda dei mezzi su due ruote, quindi, è aumentato negli ultimi mesi e Piaggio ne ha beneficiato. A settembre, ad esempio, i volumi sono cresciuti complessivamente del 30% su base annua di cui +26% per le moto, +33% per scooter e +29% per i 50cc.
Gli analisti hanno su Piaggio un consenso medio Outperform con un prezzo obiettivo medio che esprima una sottovalutazione media del 15%.
Tra i principali punti di forza di Piaggio ricordiamo che ha livelli di valutazione interessanti con un basso rapporto EV/vendita rispetto ai suoi omologhi. Inoltre il dividendo che distribuisce ha un rendimento superiore al 4%
La sempre maggiore richiesta di trasporto sulle due ruote potrebbe fare di questo titolo azionario la star della Borsa: le prospettive di Piaggio secondo l’analisi grafica e previsionale
Piaggio (MIL:PIA) ha chiuso la seduta del 14 ottobre a quota 2,456 euro in ribasso dello 0,32% rispetto alla seduta precedente.
Time frame giornaliero
Le ultime sedute hanno mostrato una debolezza probabilmente causata dal raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 2,502 euro. Tuttavia ci sono due aspetti che vanno notati. I volumi nelle ultime sedute sono andati diminuendo, il supporto in area 2,444 euro sta reggendo molto bene alla pressione ribassista. I rialzisti, quindi, dovrebbero stare tranquilli. Il campanello d’allarme, invece, dovrebbe scattare. nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 2,406 euro. L’inversione ribassista, invece, scatterebbe nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 2,348 euro.
Scenario di medio lungo periodo
Nel medio/lungo periodo non si intravedono nubi all’orizzonte e le quotazioni sono dirette verso gli obiettivi indicati in figura. I cassettisti dovrebbero iniziare a preoccuparsi nel caso di chiusure settimanali inferiori a 2,262 euro. In questo caso, infatti, potrebbe essere l’inizio della fine dell’impostazione rialzista in corso.
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