La legge di Bertoldo può funzionare anche nella finanza?

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Solo se le Banche Centrali pomperanno liquidità impressionante nel sistema finanziario e lo stato riprenderà  a fare politiche Keynesiane sulle infrastrutture.

In finanza e in economia vale sempre la ineluttabile legge di Bertoldo: “dopo il sereno viene la pioggia”.

Nel nostro caso questa legge  ci potrà tirare su un po’ il morale, in quanto siamo nella pioggia dovrà venire prima o poi il sereno, anche nei mercati finanziari.

La legge di Bertoldo: cosa insegna la storia

Volendo esaminare le grandi epidemie del passato a cominciare in particolare dalla Grande Peste Nera che imperversò in Europa dal 1347-1348, dopo questa eccezionale  pestilenza che fecero collassare sia  la popolazione che i sistemi economici la ripresa, pur con diverse difficoltà,  fu veloce e costante raggiungendo livelli di prosperità pre-crisi.

Dopo la grande influenza detta “spagnola” ci fu un periodo di espansione economica improvviso,  in America furono definiti  gli “anni ruggenti”, sviluppo economico impressionante e aumento sia della produzione che dei consumi e del reddito medio pro-capite.

Anche con il coronavirus sarà così? Verrà la ripresa economica? Tutti  noi non possiamo che  sperarlo.

Nella  finanza al grave crollo del corso dei titoli  si potrà applicare la legge di Bertoldo ovviamente al contrario?  La risposta può essere affermativa solo se tutti i governi effettueranno una manovra espansiva.

Gli stati dovranno dimenticare le indicazioni degli economisti di stampo monetarista Milton  Friedman  e mettere mano a delle vecchie politiche economiche di stampo Keynesiano.

Ciò comporterà un aggravio nei bilanci degli stati , forse si aumenterà un po’ l’inflazione  ma si potrà evitare una enorme onda di recessione.

La resistenza della Germania

Capisco che i tedeschi, i quali hanno ancora vivo nella memoria il ricordo  della iperinflazione ( un francobollo:  costava soltanto fünf Milliarden Mark), facciano  doverose resistenze. Ma devono assolutamente capire che questa epidemia non deve provocare uno Tsunami finanziario.

Ricordiamo, e sarebbe bene che lo ricordasse anche il Governo Tedesco,  che fu la crisi del ’29 e non la iperinflazione a far crollare la Repubblica di Weimar.

Quindi le  Banche Centrali devono immettere liquidità nel mercato finanziario a  dosi da “cavallo”.

Sarebbe opportuno che tutte le politiche  espansive  fossero messe in atto e che i vincoli di bilancio fossero momentaneamente messi da parte per poter aumentare la spesa pubblica verso le infrastrutture.

Soltanto questa   in fase di recessione può attenuare la crisi economica, con il famoso principio del deficit-spending.

L’onda di recessione deve essere contrastata con tutti mezzi possibili affinché la legge di Bertoldo funzioni, almeno questa volta,  però al contrario.

In questo modo anche il corso dei titoli potrà riprendersi e forse raggiungere in non molto tempo i valori di pre-crisi  dovuti al corona-virus, e quindi incidere sul livello dei consumi delle famiglie.