La cura di questo tumore particolarmente aggressivo sarebbe forse più efficace se il paziente abbandona una semplice abitudine

medico

La ricerca sta investendo tante risorse ed energie nella lotta contro il cancro. Per sconfiggere questo male è necessario conoscerne sempre di più le cause e i fattori che incentivano la malattia. Tra le varie forme di tumore, alcune sembrerebbero essere più curabili con i mezzi attualmente in possesso della medicina. Altre, purtroppo, sono ancora piuttosto letali. Tra queste c’è senza dubbio il cancro ai polmoni, prima causa di morte tra le neoplasie nei Paesi industrializzati.

Molti studi hanno cercato e cercano tuttora di trovare una soluzione a questo tumore. Una recente ricerca portata avanti presso l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica di Firenze, ha affrontato l’argomento. In particolare, gli studiosi avrebbero riaperto un importante capitolo riguardante i nessi tra fumo e cancro ai polmoni.

La cura di questo tumore particolarmente aggressivo sarebbe forse più efficace se il paziente abbandona una semplice abitudine

Già da tempo la medicina evidenzia il legame tra fumo e rischio di cancro ai polmoni. Eppure, stando a quanto affermato dagli esperti, molti sembrerebbero ancora prendere sottogamba l’importanza di smettere di fumare in ottica di prevenzione e cura oncologica. I ricercatori dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica sono tornati sulla questione. Il loro scopo era quello di osservare in che misura smettere di fumare potesse diminuire il rischio di mortalità con un cancro ai polmoni.

Per farlo, gli studiosi hanno esaminato i dati risalenti a 21 analisi precedenti, che interessavano circa 10.000 pazienti. Stando a quanto osservato, chi smette di fumare dopo una diagnosi di tumore ai polmoni diminuirebbe del 29% il rischio di mortalità. I ricercatori commentano il risultato ottenuto evidenziando quanto sia importante promuovere la cessazione del fumo tra i malati di cancro.

Terapie anticancro inefficaci in chi persevera nel vizio

Il dato sembra incredibile, ma circa un quarto dei malati di tumore ai polmoni continua a fumare dopo la diagnosi. Eppure, secondo la scienza, smettere di fumare può aiutare parecchio la cura di questo tumore particolarmente aggressivo.

Il fumo, infatti, potrebbe compromettere l’efficacia delle terapie antitumorali, sia chemioterapiche che radioterapiche. Inoltre, il fumo aumenterebbe anche le percentuali di insuccesso delle operazioni chirurgiche, aumentando i rischi di complicazioni postoperatorie.

Alla luce delle ultime evidenze, gli esperti consigliano vivamente la cessazione del fumo. Non solo per prevenire il cancro ma anche per aumentare le probabilità di sopravvivenza dopo la diagnosi.

Lettura consigliata

Tra le cause del tumore al seno potrebbe esserci anche una dieta ricca di questi alimenti