Investire in obbligazioni di uno Stato che non abbia come valuta l’ euro, vuol dire non solo credere o meno nella fiducia dell’economia, ma anche esporsi al rischio del cambio.
Consideriamo il caso delle obbligazioni sudafricane. Nel marzo scorso, quando l’agenzia di rating Moody’s ha tagliato il suo giudizio sovrano, allineandosi alla doppia “B” già assegnata da S&P e Fitch, il rand sudafricano è letteralmente sprofondato nei confronti delle principali valute mondiali. Rispetto all’euro dai minimi di marzo il rand ha perso circa il 30% vanificando il forte rendimento delle obbligazioni di stato. E anche la curva dei rendimenti, dopo essere esplosa, ha ripiegato decisamente. Il bond sovrano a 10 anni si attesta oggi al 9,2%, più dell’8,25% offerto a inizio anno, ma ben meno del 12,35% a cui era giunto a marzo., vedi figura seguente.
Conseguentemente il prezzo di queste obbligazioni c’è di buono che i livelli di prezzo, per quanto in forte crescita, siano rimasti ancora nettamente sotto la pari, in qualche caso viaggiando a poco sopra gli 80 centesimi. Dunque, esistono serie probabilità di ulteriori recuperi nei prossimi mesi.
Tutto semplice allora?
No, perché oltre al rischio Paese bisogna considerare anche il rischio cambio.
Facciamo un esempio pratico per capirci. Supponiamo che un investitore compri obbligazioni sudafricane, con rendimento al 10% annuo, per un totale di 1000€. Allora stato attuale con il cambio EUR/ZAR a 21 questa somma corrisponde a 21000 rand.
Per semplificare, facciamo l’ipotesi che il prezzo dell’obbligazione dopo un anno non sia cambiato, mentre il cambio EUR/ZAR è passato da 21 a 25.
In questo caso i 21000 rand saranno diventati 23100 rand (rendimento del 10% annuo) che con il cambio a 25 saranno equivalenti a 924€, per un rendimento totale del -7,6%.
In questo caso, quindi, il cambio ha determinato una perdita nonostante il rendimento del 10% all’anno.
Investire in obbligazioni sudafricane conviene in questo momento? Le indicazioni dell’analisi grafica e previsionale
Sul cambio EUR ZAR (clicca qui per quotazioni in tempo reale) è in corso una proiezione ribassista che con la chiusura del 12 giugno potrebbe aver esaurito la sua spinta e invertire al rialzo. La chiusura settimanale, infatti, è stata superiore alla forte resistenza in area 19,1928. Qualora la rottura dovesse essere confermata ripartirebbe il rafforzamento dell’euro contro il rand sudafricano.
In questo caso investire in obbligazioni sudafricane potrebbe essere pericoloso per il rischio cambio.
Prima di effettuare investimenti, quindi, assicurarsi su quella che potrebbe essere la tendenza del cambio nel medio/lungo periodo.
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