Investire: dove conviene farlo?

Investire sicuro. Con la giusta strategia si può ottenere. Ma come e dove?

Rischio zero: esiste?

Azioni, conti deposito, obbligazioni, forex, Etf, crypto. Ormai esistono strumenti finanziari adatti a tutti. Forse anche troppi per chi rischia di confondersi in quella che potrebbe diventare a tutti gli effetti una jungla. Più che di investimenti sicuri sarebbe meglio parlare di investimenti con un basso grado di rischio. Eccezionalmente anche con un discreto ritorno. Infatti la particolarità di chi investe senza rischiare è che il rendimento cala sensibilmente.

Investire: Fondo comune di investimento

Il più famoso tra gli strumenti finanziari è senza dubbio il fondo comune di investimento. Si tratta di fondi, cioè capitali messi dagli investitori, gestiti da società esperte nel settore finanziario. A loro il compito di diversificare, scegliere gli asset migliori e offrire il maggior rendimento possibile. Tra questi una voce a parte sono i fondi pensione. Molto simili per struttura, hanno invece il compito di offrire agli investitori un ritorno extra sulla pensione. Un assegno che, sempre più spesso, rischia di non garantire uno stile di vita dignitoso per chi ha lavorato una vita.

Investire: Libretti di risparmio e PIR

Ci sono, poi, i famosi libretti di risparmio. Il lato negativo è che avendo una sicurezza praticamente assoluta, non c’è nessun rischio e quindi il rendimento è minimo. Interessanti anche i piani individuali di risparmio (PIR) che hanno pure il vantaggio di godere di alcuni benefici fiscali. Contemporaneamente, però, hanno anche dei limiti, tra questi alcuni vincoli riguardanti proprio la diversificazione. Ad esempio uno riguarda la composizione geografica, in percentuale, del portafoglio. Nello specifico, il 70% dei prodotti finanziari presenti nel piano dev’essere riferito ad aziende italiane o che abbiano sede stabile in Italia.

Investire in Conti deposito

Altro strumento da considerare sono i Conti deposito. Si tratta di strumenti che garantiscono un rendimento alla scadenza che può cambiare a seconda della tipologia del contratto. In particolare se è a tasso fisso (il rendimento non cambia) oppure variabile (il rendimento segue il tasso di riferimento). C’è poi anche una terza opzione, quella zero coupon che scatta quando si acquista un certificato di deposito sotto la parità e si guadagna sulla differenza tra prezzo pagato e valore incassato quando arriva alla parità.