La Redazione di ProiezionidiBorsa ha più volte sottolineato quanto la tassazione in Italia sia tra le più elevate al mondo. Un primato non certo invidiabile di cui spesso i cittadini si lamentano e che in parte giustifica l’elevata evasione fiscale. Abbiamo approfondito queste tematiche in un recente articolo. Esiste una situazione però, nella quale in molti Paesi si paga una tassazione molto più penalizzante che in Italia. Si tratta delle tasse di successione: in questo caso l’Italia è un vero paradiso fiscale. Vediamo quindi quali sono i vantaggi per i contribuenti italiani che incassano un’eredità.
L’imposta di successione
Chi riceve in eredità dei beni deve provvedere a presentare una dichiarazione di successione. Questo documento elenca quanto lasciato in eredità ed il numero di beneficiari. Dalla dichiarazione di successione, il Fisco ricava i dati per calcolare le relative imposte. Per determinate l’importo effettivo del lascito, l’Agenzia delle Entrate sommerà tutti i beni del defunto e sottrarrà i debiti. Concorrono ad abbassare l’importo imponibile anche le spese mediche sostenute negli ultimi sei mesi di vita. Ricordiamo che le eredità di valore inferiore a 100.000 euro o prive di beni immobili sono esenti dall’obbligo della dichiarazione. Una volta determinato l’importo da pagare, gli eredi dovranno versare il dovuto al Fisco tramite un modello F24.
In questo caso l’Italia è un vero paradiso fiscale
La buona notizia per i contribuenti è che l’imposta di successione non si paga per eredità di valore inferiore ad un milione di euro. In questo caso l’Italia è un vero paradiso fiscale rispetto alla media dei Paesi europei. Se invece l’importo del lascito supera la soglia del milione, il Fisco richiederà il pagamento di un’imposta. Le aliquote variano dal 4% previsto per coniuge, figli, nipoti e genitori al 6% per i fratelli. Sino ad arrivare ad un massimo dell’8%. Anche in questo caso l’Italia è un vero paradiso fiscale. A titolo di esempio, ricordiamo che nel Regno Unito le tasse di successione arrivano al 40% del valore dell’eredità.
I beni esenti dall’imposta
Esistono dei beni che non pagano imposte successorie indipendentemente dall’importo dell’eredità. Sono infatti esenti i titoli di Stato emessi dai Paesi dell’Unione Europea e le quote di aziende possedute dal defunto. Non pagheranno imposte nemmeno il TFR, le polizze vita e gli autoveicoli. Ad ulteriore vantaggio per gli eredi, gli Esperti di ProiezionidiBorsa ricordano che essi possono scegliere di rateizzare le imposte. A semplice richiesta, infatti, potranno versare il 20% dell’importo dovuto entro 60 giorni dall’avviso di liquidazione. Verseranno poi la restante quota in otto rate trimestrali. Insomma, per molti motivi in questo caso l’Italia è un vero paradiso fiscale.