In arrivo una stangata di 1.000 euro a studente con l’avvio del nuovo anno scolastico.
Come stabilito dal Miur, intorno al prossimo 14 settembre milioni di studenti torneranno a calcare i banchi di scuola. Il rientro quest’anno sarà denso di significati, se si considerano gli avvenimenti che si sono succeduti da marzo in poi. Tra le novità della scuola, l’uso delle mascherine, il distanziamento sociale e le altre disposizioni adottate in chiave Covid. I ragazzi, grandi e piccini, non vedono comunque l’ora di tornare a condividere momenti di “normalità” coi compagni di classe. Meno spensierati saranno i loro genitori, che, da qui a breve, metteranno mano ai portafogli per il corredo scolastico. Tradotto, significa che per loro è in arrivo una stangata di 1.000 euro a studente con l’avvio del nuovo anno scolastico.
Le voci di spesa
Gli studi sono alla lettera una forma d’investimento, umano e conoscitivo per i ragazzi, economico per i loro genitori. La lista della spesa parte dai libri per procedere con astucci, penne, colori, divise particolari, abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico. Questo flusso di costi inciderà di più agli inizi, ma si protrarrà comunque fino a giugno prossimo. Qualche stima della spesa l’ha fatta di recente il Codacons, secondo il quale si supereranno i 1.100 euro per ogni studente. Quest’uscita riguarderà per circa 500 euro penne, quaderni, zaini, etc, mentre sarà superiore la voce per i libri. Il conteggio non tiene conto di eventuali abbonamenti a filobus cittadini, pullman di linea, abbonamenti metropolitani o a treni pendolari. Insomma, le voci di spesa saranno tante per ogni singolo figlio-studente.
Qualche stratagemma per risparmiare
Se in ogni casa la parola chiave resta risparmiare, il problema resta sul come. Elenchiamo qualche espediente che consenta di limare i costi.
Vagliare le offerte presenti su più canali. Ossia non limitarsi a vedere cosa ci propone la cartoleria sotto casa, ma sondare i portali specializzati in rete o le grosse catene commerciali. Spesso infatti queste strutture riescono a offrire prezzi più convenienti, in virtù della loro forza commerciale coi fornitori. Secondo Codacons, il risparmio medio può giungere ai livelli del 30%, ed essere addirittura superiore sui c.d. prodotti civetta. Ossia i prodotti che ad esempio loro pubblicizzano sui depliant.
Questo discorso vale non solo per il corredo scolastico, ma anche per la componente testi didattici.
L’usato per i libri
Sempre restando in tema di libri, muoversi sin da subito per recuperare testi usati. Il mercato della seconda mano non è ricco di testi disponibili per tutti, per cui chi prima arriva…
L’ideale sarebbe avere instaurato contatti già a maggio scorso con i frequentanti della classe superiore a quella di un nostro figlio. In tal modo infatti si coltiverebbero ‘corsie preferenziali’ nell’acquisto dell’usato.
In arrivo una stangata di 1.000 euro a studente con l’avvio del nuovo anno scolastico
Preferire la qualità alla marca. Il mercato di solito offre prodotti per tutte le tasche. I prodotti griffati costano ovviamente di più rispetto alle proposte di aziende meno note. Spessa basta scegliere in base alla funzionalità e non ai capricci dei piccini, e il portafoglio ne trae benefici.
Infine, l’ultimo consiglio è quello di procedere ad acquisti per step. Cioè non tutto subito, ma nel corso del tempo, in base alle priorità. Oltretutto passati settembre-ottobre la domanda di beni scolastici calerà fisiologicamente. Questo lo sanno anche le aziende del settore, che limeranno un pochino i loro prezzi una volta passato il boom d’inizio anno.