In arrivo la pensione anticipata per disoccupati, ma a chi spetta?

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In arrivo la pensione anticipata per disoccupati, ma a chi spetta? La crisi finanziaria causata dalla recente pandemia sta purtroppo aumentando il tasso di disoccupazione. E, nonostante le iniziative del Governo, il numero dei posti di lavoro persi entro l’anno risulterà comunque rilevante. Ad essere colpiti saranno sia lavoratori dipendenti che autonomi di tutte le età. E per molti di loro ricollocarsi sarà veramente difficile. Ricordiamo che chi abbia svolto lavori usuranti, può anticipare l’età della pensione, ne abbiamo parlato qui. Come ottenere la pensione anticipata per disoccupati.

Le tutele esistenti. Naspi e Dis-coll

Per i lavoratori dipendenti o collaboratori la Naspi e la Dis-coll offrono un sostegno al reddito del beneficiario per un determinato periodo. La Naspi ha una durata massima di 24 mesi, la Dis-coll di sei mesi.

L’indennità di Naspi è riconosciuta entro specifici tetti massimi e non coincide con l’ultimo stipendio o con la media degli stipendi ma è più bassa. E in ogni caso la Naspi non spetta mai per oltre 24 mesi.

Gli iscritti alla Gestione Separata dell’INPS in qualità di collaboratori o dottorandi, possono contare sulle tutele della Dis-coll. La durata di questa indennità non può superare i sei mesi.
Scaduti questi termini, per alcuni possono aprirsi le porte della pensione anticipata per disoccupati.

In arrivo la pensione anticipata per  disoccupati, ma  a chi spetta?

Una prima possibilità è data dalla pensione anticipata per lavoratori precoci. Chi abbia conseguito 41 anni di contribuzione ed abbia lavorato per almeno 12 mesi prima del diciannovesimo anno di età prima del 31 Dicembre 1995 può accedere al trattamento pensionistico INPS per i precoci.I disoccupati privi di adeguata anzianità lavorativa ma prossimi all’età utile per la pensione di vecchiaia, possono accedere all’Ape sociale disoccupati. L’Ape non è una pensione ma si tratta di un trattamento di accompagnamento alla pensione di vecchiaia. Si tratta quindi un’indennità di importo pari alla futura pensione. Ma comunque entro un massimo di 1500 Euro mensili. Inoltre l’erogazione  continuerà sino alla maturazione del diritto alla pensione ordinaria di vecchiaia. Per beneficiare dell’Ape sociale, sono necessari almeno 30 anni di contribuzione ed almeno 63 anni di età; deve inoltre essere stata esaurita da 3 mesi la Naspi.

Per quanto riguarda i lavoratori in esubero, cioè quei lavoratori che vengono considerati non più necessari dal datore di lavoro e oggetto di licenziamenti collettivi, esistono due strumenti di tutela finanziati proprio dall’ex datore di lavoro. Si tratta del contratto di espansione che tutela il lavoratore per due anni e l’isopensione che ha durata fino a 7 anni.