Importanti novità all’orizzonte per il reddito di cittadinanza

Conte

Il Premier Conte ha incontrato alcuni giorni fa i Ministri del Lavoro, dell’Innovazione Digitale e il presidente dell’Agenzia delle Politiche Attive sul Lavoro. Il perché è presto detto: il Presidente del Consiglio intende modificare alcuni punti della misura del reddito di cittadinanza. Che, come egli stesso non ha mancato di sottolineare, com’è adesso non va. Questa convinzione è stata maturata dall’evidente ritardo nel mettere in pratica la fase due, ossia quella dell’inserimento nel mondo del lavoro. A un anno e mezzo dall’erogazione del sussidio, nulla è stato fatto per favorire l’occupazione dei destinatari della misura. Il reddito di cittadinanza rischia così di essere puro e sterile assistenzialismo. Anzi, alla lunga potrebbe portare anche all’idea di poterlo percepire senza mai cercare un’occupazione. Dunque facciamo chiarezza sulle importanti novità all’orizzonte per il reddito di cittadinanza.

Il piano del Premier

Il RdC ha motivo di esistere quando risulta essere un valido sostegno per il tempo strettamente necessario all’inserimento nel mondo del lavoro. Tale misura è stata infatti introdotta nel gennaio 2019 con una chiara finalità di inclusione sociale. Ossia accompagnare il disoccupato verso un nuovo impiego. Per realizzare questo obiettivo, bisogna fattivamente passare alla fase successiva che favorisca l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Così, dopo aver annunciato l’abolizione di Quota 100, si appresta a mettere mano anche sul reddito di cittadinanza.

Il primo punto: la task force e una nuova App

Per rendere fattivo il reinserimento nel mondo dei lavoro di chi oggi riceve il sussidio, bisogna anzitutto metter in piedi un sistema unico nazionale. A tal fine il Premier ha chiesto al Ministro Pisano di costituire una task force a cui affidare il mandato di mettere insieme un unico sistema informatico nazionale. Su di esso,infatti, dovrebbero comunicare tutte le diverse strutture regionali. Occorre arrivare, entro sei mesi, alla definizione di un App che consenta l’incontro tra chi domanda e offre lavoro in tutto lo Stivale. Ancora, va innalzato il grado di fiducia delle imprese private verso i servizi offerti dalle strutture pubbliche per l’impiego. Questo, continua il Premier, potrebbe avvenire introducendo misure incentivanti per le imprese che si iscriveranno al sistema unico nazionale. Ma anche a favore di quelle che  selezioneranno e assumeranno personale specializzato attraverso questo nuovo canale.

Importanti novità all’orizzonte per il reddito di cittadinanza

Il secondo punto da realizzare, anche attraverso l’App, è una sorta di monitoraggio e di controllo che fino a questo momento è mancato. Il riferimento è alla posizione dei percettori del Reddito di cittadinanza nel tempo. In particolare andrebbe posta maggiore attenzione sulle loro reali condizioni lavorative e fugare ogni dubbio di possibili lavori sommersi. Il monitoraggio, inoltre, deve mirare a conoscere se ai percettori vengano offerti dei lavori e se costoro accettano o meno queste proposte. E starebbe proprio qui la novità maggiore: il nuovo sistema operativo dovrà rendere difficile, e al più considerarlo impossibile, il rifiuto di una proposta di lavoro. Tradotto, dovrebbe essere reso più difficile in futuro il rigetto di un’offerta di lavoro e, allo stesso tempo, sperare di continuare a percepire il Reddito di cittadinanza.

Per le novità future in tema di gestione del pubblico impiego si può leggere anche il seguente articolo.

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